Mercati

Mercato Ue dei suini

 

 Crefis, Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole comunica che in novembre, si è assistito ad un rallentamento della caduta dei prezzi dei suini sui diversi mercati europei, che nella maggior parte dei casi hanno mostrato andamenti di stabilità rispetto al mese precedente, pur mantenendosi su livelli più bassi di quelli di 12 mesi fa. Gli ultimi dati relativi al commercio estero (settembre 2021) che segnalano un forte rallentamento delle importazioni cinesi di carni suine, potrebbero essere una spiegazione degli andamenti di prezzo al ribasso dei mesi precedenti, con i mercati ora in fase di adattamento dell’offerta a fronte della nuova domanda.

Il prezzo medio mensile dei suini tedeschi ha continuato il trend di stabilità già visto nella parte finale dello scorso mese, confermando un dato di 1,200 euro/kg a peso morto. Tale dato resta comunque inferiore rispetto a quello dello scorso anno (-2,4%). Tale situazione andrà monitorata anche alla luce delle recenti notizie che riportano della scoperta di un primo caso di peste suina africana nella popolazione di cinghiali (fino ad ora la PSA era stata riscontrata solo nella popolazione di suini).

Il mercato francese ha fatto segnare una variazione congiunturale positiva (+0,3%) per un valore di 1,233 euro/kg a peso morto. Tale dato rimane comunque inferiore del -3,5% rispetto ai livelli 2020.

Un andamento pressoché stabile (+0,04%) è stato registrato in Danimarca, dove il prezzo medio mensile di novembre è stato pari a 1,130 euro/kg a peso morto. Negativa la variazione tendenziale pari al -11,4%.

Anche il mercato polacco ha fatto segnare un andamento di sostanziale stabilità, con i prezzi dei suini che sono scesi del -0,04% rispetto ad ottobre, per un valore di 1,157 euro/kg a peso morto (dato calcolato senza l’ultima settimana di quotazione). Anche in questo caso la variazione tendenziale resta negativa: -2,4%. Un nuovo focolaio di PSA è stato recentemente riscontrato in un’area che era in precedenza priva di restrizioni.

Per quanto riguarda i mercati che quotano a peso vivo, la Spagna ha fatto registrare un calo del prezzo del -2,5% rispetto ad ottobre, raggiungendo un valore medio mensile di 1,020 euro/kg che rappresenta il più basso da gennaio 2018. Negativa anche la variazione tendenziale: -13,8%.

Stabile, invece, il prezzo medio a peso vivo olandese confermato pari a 0,900 euro/kg; anche in questo caso, il confronto tendenziale resta negativo e pari al -5,0%. Tale dato rappresenta il valore più basso del 2021.

Un andamento congiunturale simile è registrato anche in Belgio, dove il prezzo a peso vivo è rimasto fermo a 0,750 euro/kg. L’attuale valore risulta, inoltre, inferiore del -1,0% rispetto a quello di novembre 2020.

In novembre, il prezzo medio mensile italiano si è confermato superiore a quelli dei paesi europei considerati.

 

 

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