Consiglio Ue dell’agricoltura e della pesca, 21-22 ottobre 2024
La politica agricola comune dopo il 2027
Il Consiglio ha discusso le sue priorità per la futura politica agricola comune (PAC) dopo il 2027, al fine di garantire un settore competitivo, a prova di crisi, sostenibile, incentrato sugli agricoltori e basato sulla conoscenza.
I ministri dell’agricoltura dell’UE hanno sottolineato l’importanza della PAC nel raggiungimento di tali obiettivi. Hanno inoltre evidenziato gli obiettivi chiave di garantire la sicurezza alimentare, garantendo al contempo un equo tenore di vita per la comunità agricola, soluzioni e incentivi concreti per gli agricoltori e prezzi ragionevoli per i consumatori.
La presidenza ungherese ha pubblicato una serie di conclusioni della presidenza su questo argomento, che sono state sostenute da 26 Stati membri.
Questioni agricole correlate al commercio
Il Consiglio ha discusso le ultime tendenze nel commercio agroalimentare, un argomento fisso all’ordine del giorno del Consiglio che è stato discusso l’ultima volta al Consiglio Agricoltura e pesca di luglio.
I ministri hanno tenuto una discussione strategica sui modi in cui tutti gli agricoltori possono trarre il massimo vantaggio dal commercio a medio e lungo termine, dati i suoi benefici complessivi per l’economia dell’UE. In particolare, il Consiglio ha valutato gli attuali flussi commerciali di prodotti agroalimentari, i negoziati in corso per accordi bilaterali di libero scambio, i recenti sviluppi sul fronte multilaterale e il commercio agroalimentare con i principali partner commerciali dell’UE.
Durante la discussione, il Consiglio ha fornito orientamenti politici per rafforzare la competitività dell’agricoltura europea e rafforzare la posizione di leadership dell’UE nei mercati globali.
I ministri hanno accolto con favore il fatto che il commercio agroalimentare dell’UE continui su un percorso positivo, con un surplus commerciale di 33,7 miliardi di euro nella prima metà del 2024, un aumento di 1,5 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2023.
Hanno osservato, tuttavia, che è necessario fare di più per compensare e sostenere gli agricoltori colpiti nei settori sensibili, in modo che possano far fronte alla maggiore concorrenza dei produttori extra-UE. Ciò sarebbe di particolare importanza in relazione ai nuovi accordi commerciali.
I ministri dell’agricoltura dell’UE hanno anche toccato altri sviluppi rilevanti, tra cui le recenti azioni della Cina in relazione al commercio agricolo, accogliendo con favore le azioni della Commissione presso l’OMC a tale riguardo. Inoltre, i ministri hanno ribadito il loro sostegno all’Ucraina, affermando anche di attendere con ansia una rapida negoziazione di un accordo commerciale a lungo termine con l’Ucraina. Alcuni ministri hanno anche sottolineato di essere favorevoli a limitare ulteriormente le importazioni di prodotti agroalimentari dalla Russia e dalla Bielorussia.
Sviluppi del commercio agroalimentare dell’UE (Commissione europea)
Catena alimentare dell’Ue: sfide
Il Consiglio ha discusso le principali sfide che la catena alimentare dell’UE sta attualmente affrontando.
La catena alimentare dell’UE, che comprende agricoltura, trasformazione di alimenti e bevande, commercio all’ingrosso, al dettaglio e ristorazione, impiega 29 milioni di persone, il 14% della forza lavoro dell’UE, e genera 800 miliardi di euro di valore aggiunto.
Tuttavia, gli operatori della catena alimentare dell’UE devono affrontare una serie di sfide, tra cui il cambiamento climatico, la diffusione di malattie animali e parassiti delle piante, la resistenza antimicrobica, nonché problemi legati alla mancanza di armonizzazione delle iniziative di etichettatura alimentare.
Un’altra sfida è la disparità tra gli standard di produzione dell’UE e dei paesi terzi in settori quali sostenibilità, benessere degli animali e informazione dei consumatori. Nel corso della discussione, i ministri dell’agricoltura dell’UE hanno esplorato i modi in cui affrontare queste sfide e aumentare la competitività della filiera alimentare dell’UE, garantendo al contempo una fornitura costante di cibo sicuro e nutriente per i cittadini dell’UE.