Mercati

Commercio estero nazionale di suini e carni suine

Nel mese di gennaio 2022 (ultimo dato disponibile), CREFIS, Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole, informa che il saldo finale del commercio estero dell’Italia di suini, carni suine e salumi è risultato negativo e pari a -19,7 milioni di euro, dato in peggioramento in termini tendenziali di 11,6 milioni di euro; decisamente negativo anche l’andamento rispetto al mese precedente (- 28,6 milioni di euro). L’andamento rispetto a gennaio 2021 è stato determina- to soprattutto dal forte incremento delle importazioni in valore.

 Le esportazioni mensili hanno raggiunto i 137,2 milioni di euro, in calo del – 0,4% in termini tendenziali e del -26,7% rispetto al mese precedente. Ad esso è poi corrisposto un volume inviato all’estero pari a 22 mila tonnellate circa, dato inferiore sia a quello di gennaio 2021 (- 13,6%), sia rispetto a dicembre (-24,8%). I prosciutti crudi disossati restano il pro- dotto maggiormente esportato (54,2 milioni di euro, corrispondenti ad un volume di 4,4 mila tonnellate) ed hanno registrato una crescita tendenziale del +2,5% in valore e del +0,9% in quantità; andamento positivo anche per il relativo valore medio unitario (+1,6%), che si conferma uno dei più elevati tra quelli dei prodotti considerati (12,18 euro/kg). • Altri importanti prodotti d’esportazione restano la voce “salsicce e salami stagionati” (31,9 milioni di euro) e le “Mortadelle, wurstel, cotechini e altri salami cotti” (12,0 milioni di euro), segui- ti a breve distanza dai “prosciutti cotti” (11,7 milioni di euro). Le categorie merceologiche appena descritte hanno avuto un incremento del valore esporta- to rispetto all’anno precedente, in particolare per le salsicce e i salami stagionati (+19,1%).

Per quanto riguarda le importazioni italiane di suini, carni suine e salumi, a gennaio esse hanno raggiunto un volume di 92 mila tonnellate, per un valore corrispondente di quasi 157 milioni di euro, dati che hanno realizzato una variazione rispettivamente del +9,4% e del +7,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; in termini congiunturali l’import ha invece registrato una variazione pari al -12,0% in valore e al -10,8% in volume. •Nello stesso mese le importazioni di cosce fresche, il prodotto maggiormente acquistato dall’Italia all’estero, sono risultate pari a 62,0 milioni di euro, corrispondenti ad un volume di 44 mila tonnellate, dati che hanno registrato una variazione tendenziale rispettivamente pari al -4,1% e al +2,5%; in flessione il relativo medio unitario (-6,4%). Le varia- zioni rispetto al precedente mese di dicembre sono, invece, risultate pari al – 13,7% in valore e al -13,6% in quantità.

Relativamente agli scambi commerciali coi principali partner esteri, a gennaio 2022 la Germania si è confermata il principale cliente dell’Italia (26,6 milioni di euro), seguita da Francia (24,5 milioni di euro), Stati Uniti (12,7 milioni di euro) e Regno Unito (11,7 milioni di euro). Le esportazioni sono aumentate, in termini tendenziali, verso la maggior parte dei paesi considerati, in particolare verso il mercato statunitense (+25,1% in valore) e quello spagnolo (+20,2%).

Dal lato delle importazioni, la Germania, il principale paese fornitore dell’Italia con un dato di oltre 50 milioni di euro, ha registrato un calo tendenziale del -9,9% in valore. Seguono, a maggiore distanza, la Spagna (26,1 milioni di euro), i Paesi Bassi (24,6 milioni di euro) e la Danimarca (17,3 milioni di euro). Tra questi, un andamento tendenziale positivo ha caratterizzato il mercato spagnolo e quello olandese (+47,7% e +21,5%, rispettiva- mente), mentre il dato danese ha mostrato una flessione del -21,1%.
Per quanto riguarda le importazioni italiane di suini vivi, a gennaio queste sono state pari a oltre 108 mila capi, dato in aumento del +48,9% in termini tendenziali. Tra le categorie di animali considerate, i suinetti restano la voce preponderante (35 mila capi) e hanno registrato una flessione del -26,2% rispetto a gennaio 2021.

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