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Indici Crefis di redditività dei suini

Nel mese di dicembre l’aumento dei prezzi dei suini da macello ha portato ad un miglioramento della redditività degli allevatori di suini italiani, salita del +6,5% rispetto al mese precedente. Positivo anche il confronto tendenziale pari al +0,3%.

 Nell’ultimo mese, l’aumento dei prezzi dei suini da macello non ha consentito di sfruttare la crescita dei prezzi fatta registrare da lombi e cosce, portando così verso il basso la redditività dei macellatori italiani, scesa del -1,7% rispetto a novembre e del -16,6% nei confronti dello scorso anno.

L’ulteriore incremento di prezzo avvenuto per i prosciutti stagionati DOP e la contemporanea diminuzione delle quotazioni delle cosce fresche avvenuto ad inizio stagionatura hanno portato ad un nuovo aumento della redditività degli stagionatori di prosciutti DOP, che per i prosciutti leggeri ha toccato il valore più alto dal 2012.

Per gli stagionatori di prosciutti DOP le variazioni congiunturali sono state del +7,5% per i prosciutti leggeri e del +5,8% per quelli pesanti. Positive le variazioni tendenziali: +56,7% e +34,9% rispettiva- mente per le due tipologie di peso.

Dall’altro lato, la redditività degli stagionatori di prosciutti destinati al circuito non tutelato, a causa della stabilità dei prezzi dei prosciutti stagionati e l’aumento di prezzo delle cosce fresche, ha subito un calo sia su base mensile che annuale.

Le variazioni congiunturali sono state del -3,8% per il prosciutto leggero e del -1,9% per quello pesante, mentre quelle tendenziali sono state rispettivamente pari a -19,5% e -20,4%.

Il differenziale di redditività tra le produzioni Dop e quelle non tipiche è ulteriormente aumentato a favore delle Dop: +58,0% per i prosciutti leggeri e +33,8% per i pesanti.

Negli USA, la ripresa dei prezzi dei suini da macello (+6,9% su base mensile) e l’andamento dei prezzi delle materie prime utilizzate per l’alimentazione, risultato altalenante, hanno portato ad un aumento della redditività degli allevatori statunitensi, cresciuta del +7,1% rispetto a novembre; resta negativo il confronto tendenziale, pari al -8,3%.

In novembre (ultimo mese disponibile) la redditività degli allevatori europei è diminuita del -2,9% rispetto al mese pre- cedente e del -32,1% se confrontato con lo stesso periodo dello scorso anno. Il calo di prezzo subito dai suini da macello e l’elevato livello delle quotazioni delle materie prime utilizzate per l’alimentazione suina ha spinto verso il basso la redditività europea. Dal mese di gennaio 2021 l’indice Crefis di redditività degli allevatori europei è stato ricalcolato utilizzando i prezzi del mais forniti dalle dashboard mensili della Commissione, dato che la precedente fonte non risulta aggiornata.  

 

 

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