Politiche agricole

Misure d’emergenza dell’Ue per agricoltori

L’Ue ha approvato misure d’emergenza che aiuteranno gli agricoltori colpiti dalla pandemia di coronavirus a garantire la fornitura dei generi alimentari.

L’istituzione dei corridoi verdi ha garantito la circolazione dei veicoli che trasportano beni primari mettendo fine ai ritardi nel trasporto dei prodotti agricoli. Tuttavia i settori dell’acquacoltura, dell’agricoltura continuano ad essere in grave difficoltà.

I produttori devono far fronte alla carenza di manodopera causata dalle limitazioni alla libera circolazione dei lavoratori stagionali che sono cruciali per la produzione. La Commissione europea ha dichiarato che il loro lavoro rientra tra le professioni considerate critiche, ma com’è comprensibile molti lavoratori stagionali non vogliono allontanarsi da casa durante la pandemia. Una riduzione della produzione potrebbe avere conseguenze sul prezzo dei prodotti. Inoltre, con la chiusura di hotel e ristoranti il settore agricolo ha perso gran parte dei propri clienti.

Il 15 aprile la Commissione per l’agricoltura ha accolto favorevolmente le proposte della Commissione europea per aiutare il settore agro-alimentare, ma ha esortato ad azioni più mirate, tra cui l’intervento sul mercato con l’opzione di stoccaggio privato. Gli eurodeputati hanno anche richiesto l’attivazione di riserve strategiche per aiutare i settori agricoli in difficoltà e hanno rimarcato che la politica agricola dell’UE avrà bisogno di un bilancio a lungo termine adeguato nel periodo che seguirà la crisi di COVID-19.

Le misure della Commissione europea includono la riassegnazione dei fondi agricoli inutilizzati per contrastare gli effetti della crisi nelle aree rurali. Prevedono inoltre una maggiore flessibilità nell’uso del Fondo agricolo europeo per lo sviluppo rurale consentendo prestiti e garanzie a condizioni favorevoli, come tassi di interesse molto bassi, per coprire i costi operativi fino a 200mila euro.

Oltre alla riduzione del numero di controlli effettuati di persona per ridurre i rischi di contagio, la Commissione europea ha anche proposto di estendere fino al 15 giugno la scadenza entro la quale gli agricoltori possono presentare domanda di pagamenti diretti e per lo sviluppo rurale e di aumentare gli anticipi di questi pagamenti da metà ottobre.

Vista la crucialità dei lavoratori stagionali per la semina e il raccolto, l’UE ha invitato i paesi europei a considerare il lavoro stagionale nel settore agricolo fra le professioni critiche. Ha inoltre incoraggiato gli stati membri a scambiarsi informazioni sulle necessità dei lavoratori e a garantirne la libera circolazione.

 

Condividi