Mercati

Import export cerealicolo

L’ANACER,  Associazione Nazionale Cerealisti, ha fornito i dati per quanto riguarda l’import e l’export cerealicolo in Italia nei primi nove mesi del 2019.
Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, farine proteiche e semi oleosi nei primi 9 mesi del 2019 sono risultate in aumento nelle quantità di 246.500 tonnellate (+1,6%) e nei valori di 242,8 milioni di Euro (+6,0%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Risultano in aumento gli arrivi complessivi in Italia di cereali in granella di 220.000 tonnellate (+2%): si riduce l’import di grano tenero (-612.000 tonnellate, di cui -520.000 dai Paesi UE), orzo (-70.000 tonnellate) e avena (-10.000 tonnellate), si assiste invece all’incremento del grano duro di 458.000 tonnellate (+35%) e del mais di 451.000 tonnellate (+11%).
Tra gli altri prodotti in esame si rileva la riduzione dell’import di farine proteiche e vegetali (-219.000 tonnellate, di cui -169.500 di farina di soia) a fronte di un incremento complessivo dei semi e frutti oleosi di 299.000 tonnellate (+353.000 tonnellate di semi di soia). Le importazioni in Italia di riso (considerato nel complesso tra risone, riso lavorato, semigreggio e rotture di riso) aumentano di 54.000 tonnellate (+43%). Le esportazioni dall’Italia dei principali prodotti del settore nei primi nove mesi del 2019 sono risultate in diminuzione nelle quantità di 56.000 tonnellate (-1,7%) ed in aumento nei valori di 116,4 milioni di Euro (+4,6%) rispetto allo stesso periodo del 2018.
La riduzione delle quantità è dovuta principalmente alle minori vendite all’estero di cereali in granella (-87.200 tonnellate, in particolare di grano duro), della semola di grano duro (-23.200 tonnellate) dei prodotti trasformati/sostitutivi (-11.800 tonnellate) e del riso (-39.000 tonnellate considerando complessivamente risone, riso lavorato, semigreggio e rotture di riso). Risultano invece aumentare le quantità esportate di pasta (+6,2%), di farina di grano tenero (+3,3%) e di mangimi a base di cereali (+7,5%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi nove mesi del 2019 un esborso di valuta pari a 4.281,1 milioni di Euro (4.038,3 nel 2018) ed introiti per 2.644,3 milioni di Euro (2.527,9 nel 2018).
Pertanto, il saldo valutario netto è pari a -1.636,8 milioni di Euro, contro -1.510,4 milioni di Euro nel 2018.

 

 

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