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Nestlé adotterà presto l’etichetta a semaforo nutriscore

Entro l’anno l’etichetta nutrizionale a semaforo nutriscore comincerà ad apparire sui prodotti Nestlé nei Paesi europei. Lo ha annunciato in un comunicato la multinazionale svizzera. Si comincerà da Francia, Belgio e Svizzera, dove le autorità sanitarie nazionali già raccomandano il bollino che classifica gli alimenti con cinque colori e altrettante lettere da A a D secondo il loro contenuto di ingredienti ‘buoni’ (fibre, frutta) o ‘cattivi’ (grassi, zuccheri).
“Con l’inganno delle etichette a semaforo si rischia di sostenere, con la semplificazione, modelli alimentari sbagliati che mettono in pericolo non solo la salute dei cittadini ma anche il sistema produttivo di qualità del Made in Italy”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, nel commentare la decisione della multinazionale. L’etichetta a semaforo sugli alimenti concorre a confondere i consumatori e penalizza erroneamente il Made in Italy. Così Cia-Agricoltori Italianicommenta la decisione.Lo schema a semaforo, ricorda Cia, fornisce un giudizio semplicistico e distorto sul singolo alimento, cancellando in un colpo solo l’assunto universalmente riconosciuto dal mondo scientifico che non esistono cibi “buoni” e “cattivi”, ma piuttosto regimi alimentari corretti o menoa seconda del modo in cui vengono integrati quotidianamente gli alimenti tra di loro.
“E’ un sistema che va contro una dieta sana ed equilibrata composta da tutti gli alimenti nel giusto equilibrio, che penalizza prodotti di eccellenza come l’olio d’oliva, premiando invece prodotti artificiali e di sintesi”. E’ quanto afferma il presidente di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia.
Coldiretti Marchesostiene che “l’etichetta veramente trasparente è quella che indica al consumatore da dove arriva un cibo. Solo così e attraverso un percorso di educazione alimentare da far iniziare fin dai primi anni di scuola avremo consumatori davvero consapevoli e attenti alla loro salute e a quella dell’intero pianeta. Questa indicazione è fuorviante e scorretta poiché ha la finalità di bollare come dannosi prodotti secolari come l’olio extravergine di oliva, i salumi o anche Pecorino e Casciotta favorendo bevande artificiali, presunte light o zero”.

 

 

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