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Migliaia di agricoltori bloccano la Germania, contro tagli del Governo

Gli agricoltori tedeschi hanno iniziato una settimana di proteste in risposta ai piani di eliminazione dei sussidi agricoli decisi dal governo. La questione principale riguarda gli sgravi fiscali per il gasolio agricolo. Gli agricoltori minacciano continuare con blocchi in tutto il paese fino  a lunedì prossimo. La reazione negativa degli agricoltori, iniziata già prima di Natale, ha spinto la coalizione del cancelliere Olaf Scholz ad apportare modifiche ai piani per tagliare i sussidi all’agricoltura, ritenuti però insufficienti dalle associazioni degli agricoltori. L’8 gennaio hanno bloccato città e strade in tutto il paese, usando trattori e camion, per protestare contro i tagli ai sussidi. Sono oltre 560 i trattori di agricoltori che sono giunti  sulla Strada 17 giugno davanti alla Porta di Brandeburgo di Berlino. Convogli di trattori e camion  si riversati sulle principali arterie stradali del paese, nonostante le temperature sottozero prima dell’alba. La protesta dei coltivatori coinvolge come previsto in tutta la Germania, con diversi blocchi stradali in tutto il Paese. I coltivatori hanno  bloccato  gli ingressi delle autostrade in Meclemburgo-Pomerania Occidentale, sostenuti da aziende di trasporto che protestavano contro l’aumento dei pedaggi per i camion. 

Una parte dei previsti tagli ai sussidi al settore agricolo sono stati ritirati la scorsa settimana dal governo Scholz, ma i coltivatori chiedono di più. Il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, ha ammonito in un video social dall’uso della protesta da parte di estremisti, con la presenza di “fantasie di sovvertimento”. Negli ultimi giorni è già stato sottolineato da diversi media tedeschi come la protesta possa essere infiltrata da gruppi di estrema destra. 

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