Sementi e Fertilizzanti

In Francia avviata la procedura di ritiro dal mercato dell’S-metolaclor

L’ANSES, L’Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria francese, avvia la procedura di ritiro dal mercato dell’S-metolaclor, uno dei pesticidi più utilizzati in Francia

Questo pesticida, autorizzato da quasi 20 anni, viene utilizzato principalmente per il mais ma anche per altre colture.

Questa è una decisione abbastanza rara e che solleva molte domande. L’Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria (Anses) sta avviando la procedura per il ritiro dal mercato dell’S-metolaclor, uno dei pesticidi più utilizzati in Francia. Questo pesticida viene utilizzato principalmente per la coltivazione del mais così come per il girasole, la soia o la barbabietola. È stato autorizzato dal 2004, quasi 20 anni fa.

L’ANSES afferma di aver effettuato una perizia sul rischio di contaminazione delle acque sotterranee da parte del pesticida erbicida. I risultati indicano “concentrazioni stimate superiori al limite di qualità fissato dalla normativa europea”.

Dopo essere stata diffusa, la molecola di S-metolaclor si degrada. Diventa quindi un metabolita che migra e diventa persistente nell’ambiente. Questi metaboliti sono stati studiati per circa dieci anni. Nel 2019, quasi un terzo dei campioni ha identificato un residuo di pesticidi nell’acqua potabile. Con soglie di qualità sempre più spesso superate.

ANSES spera di “ridurre la contaminazione dell’ambiente da parte di questa sostanza”

L’ANSES precisa di aver introdotto, come primo passo, misure di restrizione delle autorizzazioni all’immissione in commercio, “riducendo le dosi massime di utilizzo per mais, girasole, soia e sorgo”. Ma ritiene che i risultati nelle acque sotterranee non siano soddisfacenti.

Alla luce delle ultime analisi effettuate, l’Agenzia sottolinea l’intenzione di ritirare l’S-metolaclor dal mercato per i suoi usi agricoli avviando le necessarie procedure. L’ANSES auspica quindi “una riduzione della contaminazione dell’ambiente da parte di questa sostanza e un graduale ripristino della qualità delle acque sotterranee”.

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