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Il mercato ortofrutticolo di Fondi in zona rossa

La città di Fondi  in provincia di Latina è stata dichiarata zona rossa dalla Regione Lazio perché si è registrato un aumento dei casi di positività al Coronavirus, città dove ha sede  Il MOF – Centro Agroalimentare all’Ingrosso di Fondi che è il più grande centro italiano di smistamento di frutta e verdura, con merci che arrivano ogni giorno da tutta la penisola, 200 operatori ed oltre 12 milioni di quintali di prodotto movimentato. Per questo è il più pericoloso ‘sorvegliato speciale’ della cittadina di Fondi dove nessuno potrà uscire o entrare dal paese, neanche per andare a lavoro.

Molti i problemi riscontrati ai varchi della zona rossa di Fondi, primo comune off limit del Lazio per l’emergenza Coronavirus. “La cittadina – ha posto in evidenza Confagricoltura – è ubicata in un’area dell’agro pontino a forte vocazione agricola ed è crocevia della commercializzazione di ortofrutta per la presenza in loco del MOF”.

Il mercato ortofrutticolo di Fondi soddisfa il fabbisogno annuale di frutta e verdura durante l’anno di oltre 4 milioni di italiani, a partire dai residenti nella Capitale afferma la Coldiretti. “Una realtà che svolge un ruolo centrale nel garantire gli approvvigionamenti alimentari della popolazione in questo difficile momento al quale – sottolinea la Coldiretti – contribuiscono oltre 4000 imprese agricole che, in forma singola o organizzata, nelle diverse stagioni, commercializzano le loro produzioni ortofrutticole attraverso il mercato”.

Confagricoltura ha fatto presente che molta merce del MOF consegnata è stata bloccata o rispedita al mittente dalla GDO e dagli acquirenti perché proveniente da zona chiusa.  “L’ordinanza regolamenta ma certo non vieta il traffico da e verso il mercato ortofrutticolo – ha osservato Albano Bergami, presidente della Federazione nazionale di prodotto Frutticoltura di Confagricoltura -. Rifiutare prodotti perché provenienti da zona rossa non è in linea con l’evidenza scientifica di Efsa e del ministero della Salute, che hanno escluso la possibilità di trasmissione del virus con gli alimenti”.

Confagricoltura ha poi riscontrato che un gran numero di grossisti, provenienti da altre località, siano stati bloccati ai varchi di accesso e non abbiano potuto accedere al MOF. “Siamo i primi a chiedere il pieno rispetto dei provvedimenti finalizzati alla prevenzione per il contrasto e per il contenimento del diffondersi del virus COVID 19 – ha detto il presidente di Confagricoltura Latina, Luigi Niccolini -. Chiediamo però agli organi competenti chiarezza nelle disposizioni e tutti gli accorgimenti necessari per scongiurare possibili rallentamenti nell’attività del MOF, che ha un ruolo strategico. Ci auguriamo che già lunedì gli operatori possano riprendere in pieno la loro attività, fondamentale per l’approvvigionamento di prodotti ortofrutticoli a livello regionale e nazionale”.

 

 

 

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