Il florovivaismo come settore d’eccellenza italiano, ai vertici dell’export europeo e mondiale: rigenerazione urbana e del paesaggio come focus futuro
Il Florovivaismo Italiano spicca tra i settori nazionali in continua crescita, con quote di export significative sui mercati internazionali: Italia seconda in Europa solo ai Paesi Bassi, in terza posizione come esportatore a livello globale. Ora l’attenzione deve essere rivolta a rigenerazione urbana e paesaggio per un futuro sostenibile.
Alla presenza del Sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste Patrizio Giacomo La Pietra, del Presidente di ICE Agenzia Matteo Zoppas, dell’ AD di Fiere di Parma Antonio Cellie e dei rappresentanti delle Associazioni Florovivaistiche e Agricole Italiane, si è svolta a Roma la conferenza stampa di presentazione della 73° edizione di Flormart GREEN ITALY, Salone Internazionale di Florovivaismo, Verde e Paesaggio e osservatorio privilegiato del settore
Il valore della produzione del verde Made in Italy è un vero patrimonio nazionale che si è attestato nel 2023 intorno ai 3,1 miliardi di euro (ben il 30% in più rispetto ai 2,45 miliardi di euro del 2016, annus horribilis con la cifra più bassa segnata nell’ultimo decennio), arrivando addirittura ad eguagliare le cifre record del 2022, annus mirabilis per il comparto (fonte Istat).
Export del Florovivaismo italiano come punta d’eccellenza nazionale. Le esportazioni dei prodotti florovivaistici italiani rappresentano un fiore all’occhiello: con un valore di oltre 1,2 miliardi di euro, la nostra nazione è seconda solo ai Paesi Bassi in Europa mentre ricopre la terza posizione, dopo Paesi Bassi e Colombia, a livello globale.
Il totale dell’export è composto da 780 milioni per piante ornamentali e vivaismo (esclusi gli alberi da frutto e arbusti, pari a 90 milioni), 300 milioni per piante in vaso, 170 milioni derivati da fogliame, rami, muschi, licheni, recisi, freschi o trattati e da 135 milioni dei fiori recisi. L’andamento più che positivo dell’export garantisce il saldo della bilancia commerciale, con i 27 Paesi dell’UE che costituiscono la principale destinazione dei prodotti italiani (80% circa).
Valore della produzione di fiori, piante ornamentali e vivaismo nel mondo e in Europa. A livello globale, secondo le stime Eurostat, il valore alla produzione di fiori e piante ornamentali (esclusi i vivai) è di 25 miliardi di euro (1,46 miliardi quello italiano), generati da 300.000 imprese del settore su una superficie di 680.000 ettari. A questi numeri vanno sommati quelli del vivaismo: 28 miliardi di valore alla produzione (in Italia 1,68 miliardi di euro) e 61.000 imprese per un valore totale stimato del comparto globale di 53 miliardi di euro.
A livello europeo, il valore della produzione di fiori e piante ornamentali, vivai esclusi (generato da 33.000 imprese su una superficie di 55.000 ettari), è di 9,4 miliardi, 10 volte le produzioni africane e quasi il doppio di quelle nordamericane (fonte: Eurostat, AIPH); il valore del vivaismo europeo alla produzione è di 12 miliardi, con 20.000 imprese del comparto stimate (fonte: Eurostat), per un valore totale stimato del comparto europeo di 21,4 miliardi di euro.
Il florovivaismo italiano per la rigenerazione urbana e del paesaggio. Il tema del Green, anche a fronte di questi numeri, assume sempre maggior rilievo in un più ampio contesto di rigenerazione urbana a livello internazionale. Lo conferma la nostra Costituzione, che con la recente modifica di febbraio 2022 evidenzia il grande valore del verde: l’articolo 9 è stato infatti esteso alla tutela dell’ambiente, alla biodiversità, degli ecosistemi e degli animali mentre l’articolo 41 sancisce che la salute e l’ambiente sono paradigmi da tutelare da parte dell’economia, al pari di sicurezza, libertà e dignità umana. Il paesaggio non rappresenta solo un bene da tutelare ma diventa elemento fondante dell’identità dei territori, dove l’idea di progettazione urbana, indissolubilmente legata al green, deve essere coerente e armonica con lo sviluppo delle nuove attività, tutelando e valorizzando sia i beni ambientali sia il paesaggio stesso. L’obiettivo, quindi, è fornire un approccio più ampio, che comprenda anche il benessere dei cittadini, come indicato ad esempio da One Health.
Il verde pubblico e privato. L’edizione 2024 di Flormart GREEN ITALY porrà l’attenzione su questi temi, con focus sul verde per le aziende, per i nuovi distretti residenziali, per sport e tempo libero, per le aree commerciali. Le diverse aree tematiche o\riranno l’opportunità agli stakeholder del settore di confrontarsi con temi reali che influenzano concretamente lo sviluppo del paesaggio.
Gli operatori del settore e il supporto di ICE Agenzia. Moltissimi gli operatori del settore che parteciperanno al Salone, di cui almeno il 50% provenienti dall’estero, grazie alla collaborazione con ICE AGENZIA. Sono in corso inviti di operatori profilati da Albania, Austria, Bahrain, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Ungheria, Iran, Irlanda, Giordania, Kazakistan, Libano, Lituania, Montenegro, Marocco, Norvegia, Polonia, Portogallo, Qatar, Romania, Arabia Saudita, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Tunisia, Emirati Arabi, Uzbekistan, Regno Unito, Olanda, Lussemburgo, Finlandia, Svezia e Lettonia.
“Flormart GREEN ITALY nel tempo ha saputo ricavarsi un ruolo di primo piano nel panorama florovivaistico nazionale ed internazionale, rappresentando uno dei simboli più concreti dell’insieme di valori di cui è portatrice l’agricoltura italiana. Il governo Meloni ha messo al centro della propria agenda politica l’agricoltura, dimostrando un’attenzione che, nell’ambito del florovivaismo, si è concretizzata con l’approvazione del DdL Florovivaismo – ha aHermato Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste – L’obiettivo che ci siamo prefissati è di aggiornare il quadro normativo, puntare sulla ricerca, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica, che tenga nel giusto conto anche la necessità di coniugare produzione e rispetto dell’ambiente.
‘L’Italia è il terzo esportatore mondiale di prodotti florovivaistici, dopo i Paesi Bassi e Colombia, grazie alla qualità e alle varietà proposte, dai produttori di eccellenza del Made in Italy. Le produzioni tropicali, ad esempio, raggiungono con successo destinazioni come Dubai e il Marocco, attestando la capacità del settore italiano di soddisfare mercati diversificati ed esigenti – ha dichiarato Matteo Zoppas,
modello sanitario basato sull’integrazione di discipline diverse riconosciuto u\icialmente dal Ministero della Salute italiano, dalla Commissione Europea e dalle organizzazioni internazionali.
Presidente Agenzia ICE –Il comparto florovivaistico italiano nel 2023 ha registrato un fatturato di circa 3 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi generati dalle esportazioni, praticamente stabili rispetto al 2022 ma in crescita di circa il 35% rispetto al 2019, prima dei cigni neri. Si tratta di un dato significativo che
evidenzia la competitività italiana a livello internazionale, confermato anche dalla crescita del 4,5% nei primi mesi del 2024, superiore alla media nazionale ICE svolge un ruolo fondamentale nella promozione del settore, collaborando strettamente con Fiere di Parma e selezionando con cura gli operatori del settore che partecipano agli eventi in Italia e all’estero; a Flormart con 200 espositori porteremo 150 operatori, tra buyer, giornalisti e opinion maker, provenienti da 41 Paesi, con l’obiettivo di contribuire a consolidare la presenza sui mercati internazionali e cogliere nuove opportunità di business degli operatori italiani. Grazie a questa sinergia, le PMI del comparto hanno la possibilità di ampliare la propria rete di contatti e concludere accordi commerciali di grande valore, che possono rappresentare anche un intero anno di fatturato.
“È con soddisfazione che Fiere di Parma conferma l’impegno assunto tre anni fa nel promuovere, tramite Flormart GREEN ITALY, il Florovivaismo italiano come pilastro fondamentale per la rigenerazione urbana e del paesaggio –ha affermato Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma– Superare la soglia dei tre miliardi in termini di valore di produzione, significa annoverare per diritto il Florovivaismo tra le risorse di primo livello in ambito nazionale; questa cifra, insieme a quella relativa ai dati export italiani, pari a un miliardo 200 milioni, confermano dunque il grande rilievo della nostra produzione anche a livello internazionale.”
La 73esima edizione di Flormart Green Italy diventa quindi un osservatorio privilegiato a livello internazionale sul settore di Florovivaismo, verde e paesaggio, dove tutti gli attori principali del settore dialogano insieme per creare una visione comune e sostenibile sul futuro.