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Grave classificare tutte le bevande alcoliche come pericolose

Suggerire di classificare come pericolose tutte le bevande alcoliche, perfino quelle che contengono una piccola quantità di alcol, è davvero grave e intollerabile. Si sta assistendo a una continua criminalizzazione, in primis del vino, senza fare una necessaria distinzione tra consumo moderato e abuso e cancellando completamente valori come la qualità e la tradizione. Così Cia-Agricoltori Italiani, in merito alla proposta di Serge Hercberg, uno degli ideatori del sistema di etichettatura Nutriscore, che ha chiesto di bollare come pericolosa per la salute (con una F nera) ogni bevanda alcolica.

C’è bisogno di un nuovo scatto a livello politico per bloccare ipotesi come questa, che sono dannose per il settore -spiega Cia-. Ribadiamo che le indicazioni in etichetta devono essere chiare e oggettive, finalizzate a informare e non a condizionare le scelte alimentari. Con il Nutriscore, invece, si creano più danni che benefici, confondendo i consumatori e penalizzando erroneamente l’agroalimentare tipico e di qualità, a partire dal Made in Italy.

Un giudizio semplicistico e distorto sul singolo alimento o sulla singola bevanda alcolica, secondo Cia cancellerebbe l’assunto universalmente riconosciuto dal mondo scientifico che non esistono cibi “buoni” e “cattivi”, ma piuttosto regimi alimentari corretti o meno, a seconda del modo in cui vengono integrati quotidianamente i prodotti tra di loro.

Per questo, l’ennesima volta, torna il “no” assoluto al Nutriscore in ogni sua accezione -conclude Cia-. E’ un sistema che mette in discussione i valori della nostra Dieta mediterranea, patrimonio dell’Unesco proprio perché combina il corretto stile di vita con un’alimentazione sana e diversificata, basata su un legame unico con i territori, la loro cultura e le loro eccellenze.

“Ora abbiamo veramente superato ogni limite. Serve un chiarimento a livello politico considerato che il logo Nutriscore è nella titolarità dell’Agenzia nazionale della Sanità pubblica francese”.
Lo ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, dopo l’ultima presa di posizione di Serge Hercberg, uno degli ideatori del sistema di etichettatura Nutriscore, che ha proposto di “bollare”, di fatto, come pericolose per la salute tutte le bevande alcooliche anche se la presenza di alcool è ridotta.
“Il limite più evidente del sistema Nutriscore è quello di classificare gli alimenti sulla base di un algoritmo che ignora completamente le quantità che sono normalmente consumate –  sottolinea Giansanti – Nel caso specifico dei vini non si fa alcun riferimento alla differenza che passa tra abuso e consumo moderato”.
“La contrapposizione tra Nutriscore e Dieta Mediterranea è evidente e insanabile – puntualizza Giansanti – Non a caso la nostra posizione è pienamente condivisa dai produttori di olio d’oliva in Spagna e da quelli di formaggi in Francia”.
“Se non fossero toccati i legittimi interessi dei prodotti del Made in Italy agroalimentare sempre più apprezzati dai consumatori a livello mondiale, si potrebbe replicare suggerendo al professor Hercberg di rivedere la sua proposta dopo avere bevuto un buon bicchiere di vino. Ovviamente italiano” – conclude il presidente di Confagricoltura.

 

 

 

 

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