Acquacoltura, un’impresa trasparente
In Europa l’acquacoltura rappresenta quasi il 20% dell’offerta di prodotti ittici e dà lavoro a circa 85.000 persone. Per sostenere il settore, la Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura del Mipaaf ha lanciato oggi, nella cornice della mostra convegno internazionale Aquafarm, una campagna di comunicazione digitale che si inserisce nella più ampia comunicazione delle misure del Feamp, il fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca.
Sostenibile, efficiente, innovativa. Sono alcune delle parole chiave della campagna tematica “Acquacoltura. Un’impresa trasparente” che il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha lanciato a Pordenone, nella cornice di Aquafarm, la mostra convegno internazionale dedicata al settore. La Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura del Mipaaf, in qualità di Autorità di Gestione, ha presentato per l’occasione anche le azioni di comunicazione attuate per la divulgazione delle misure e dei contenuti del Programma Operativo Feamp, il Fondo europeo per le attività marittime e la pesca, con un approfondimento sulla campagna tematica sull’acquacoltura, cuore della comunicazione dei primi mesi del 2020, progettata per presentare i benefici legati alla crescita intelligente del settore.
Uno è infatti l’obiettivo principale: sostenere il comparto accendendo un riflettore sui benefici che l’acquacoltura comporta in termini di tutela dell’ambiente, qualità del consumo ittico e potenzialità produttive. Se, infatti, l’acquacoltura rappresenta una soluzione concreta al progressivo svuotamento di fauna marina e una garanzia per i consumatori, che possono godere di prodotti ittici freschi tutto l’anno, anche i numeri restituiscono l’idea di un settore promettente a livello europeo (dove l’acquacoltura dà lavoro a circa 85.000 persone) e nazionale. In Italia, infatti, oggi operano 800 impianti in grado di produrre circa 140mila tonnellate l’anno di prodotti freschi. Non solo: il settore può godere di una domanda internazionale consolidata e della possibilità di ricorrere a nuove tecnologie impiantistiche che permettono di operare in contesti ambientali differenti.
Con la consapevolezza, quindi, di puntare all’acquacoltura non come alternativa ma come esigenza produttiva e con l’obiettivo di rafforzare la partecipazione degli operatori economici alle misure aperte del PO Feamp, parte della campagna è dedicata alla diffusione delle opportunità in corso, allo scambio delle buone pratiche territoriali attraverso azioni di storytelling e all’approfondimento delle potenzialità offerte dalle tecnologie impiantistiche più innovative. Tra le attività digitali promosse, invece, per la promozione di una consapevolezza diffusa tra i consumatori sulla qualità dei prodotti ittici sono previsti approfondimenti tematici sul vocabolario di settore e il rilascio di una campagna di conoscenza delle singole specie ittiche veicolata tramite i canali social del programma operativo, tra cui la pagina Facebook (@pofeamp) e i profili Twitter (@pofeamp) e Instagram (@po_feamp).
Infine, in un’ottica di trasparenza e responsabilità pubblica, tra le azioni di comunicazione è previsto il rilascio di contenuti sui dati di attuazione e di avanzamento della priorità 2 del Feamp, dedicata appunto alle azioni cofinanziate a livello europeo per la promozione di una acquacoltura sostenibile, efficiente, innovativa e competitiva. Il focus sugli indicatori è inoltre parte di una operazione di comunicazione più ampia realizzata dalla Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura attraverso la pubblicazione dei numeri sull’avanzamento della spesa resi pubblici attraverso i profili social.