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A Interpoma 22, il Sistema Frutticolo Trentino “coltiva” la sostenibilità e ci accompagna verso il futuro

 

A Bolzano sono presenti tutti i principali attori del Sistema Frutticolo Trentino, per mostrare le ultime novità in termini di innovazione e sostenibilità.

Il distretto trentino della mela resta uno dei modelli green più virtuosi e riconosciuti di tutto il comparto europeo.

Se si parla di mele, non può certo mancare la presenza dei protagonisti, cioè di uno dei distretti di produzione melicola più importanti d’Europa, quello Trentino, che si presenta in un’area espositiva che ospiterà tutte le principali realtà cooperative e associative della regione che si occupano della produzione, dello studio, dello sviluppo commerciale, della ricerca e dell’innovazione della mela.

Hanno incontrato operatori e pubblico: Apot, Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini; Consorzio Melinda e Cooperativa La Trentina; Fondazione Edmund Mach; CIF Consorzio Innovazione Frutta; CO.Di.Pr.A Consorzio Difesa Produttori Agricoli e Agriduemila Hub Innovation.

Interpoma è anche stata l’occasione per parlare della stagione di raccolta ultimata da poco, visto il periodo in cui si svolge. Qui i produttori si danno appuntamento anche per capire l’andamento del mercato, comprendere lo scenario attuale, con le relative previsioni di vendita.

 Per quanto riguarda Melinda, con 380.000 tons prodotte quest’anno su 507.000 tons regionali, la campagna vendite si annuncia complessa e le cause sono sotto gli occhi di tutti: minore potere di acquisto da parte delle famiglie, contrazione del mercato, altissima competizione con gli altri produttori europei a cui si aggiungono i drammatici rincari relativi all’energia.

Fortunatamente, a fronte di un lieve calo dei volumi rispetto allo scorso anno (-10% circa), il nuovo raccolto presenta unaqualità di mele eccezionale, sia in termini di colorazione che di calibro.

Nonostante questa situazione di mercato abbastanza tesa, la scelta di Melinda è quella di continuare ad investire anche nel 2023, attraverso nuove attività di marketing dedicate al supporto della propria marca, alla valorizzazione del prodotto fresco ma anche sostenendo il nuovo business dei prodotti trasformati importantissimo per coinvolgere un target più ampio di consumatori.

La produzione stagionale della Cooperativa La Trentina, che rappresenta in maniera compatta oltre 700 soci agricoltori delle valli trentine, si aggira invece attorno alle 50.000 tons.

Certo è, per tutti, che lo scenario che il comparto si trova ad affrontare nel prossimo futuro è molto incerto, essere preparati diventa allora un obbligo, una responsabilità. I rincari in arrivo includeranno i costi dell’energia in primis, ma anche della carta – pensiamo ai pack – del carburante, con il conseguente rialzo dei prezzi anche a monte, da parte dei fornitori.

Come si possono dunque affrontare queste nuove sfide per il futuro? Da parte del Sistema Frutticolo Trentino la risposta c’è da tempo: lavorare uniti, crescere insieme, condividere progetti ed obiettivi. Soprattutto lavorare all’insegna della Sostenibilità globale, dalla gestione del campo fino alla distribuzione del prodotto ed ai processi di gestione del rischio a 360°.

“Nei prossimi mesi sarà ancora più importante rispetto al passato saper investire nell’organizzazione e nel coordinamento strutturale del nostro sistema frutticolo trentino – dichiara Ennio Magnani, Presidente di APOT – Tutte le difficoltà della logistica, l’export, a disponibilità del packaging, la gestione dei costi delle strutture, così come successo per il covid, sono in qualche maniera gestibili solo con un approccio di sistema.

Condividere le difficoltà, ragionare insieme sulle priorità da seguire, sono forse aspetti poco percepiti, ma sono convinto sia l’unico percorso per affrontare al meglio il futuro che ci attende.

Il nostro stand qui ad Interpoma è proprio l’esempio della perfetta sinergia fra i diversi attori della nostra realtà frutticola”.

Per raccontare il mondo delle mele trentine, allo stand saranno esposte tutte le varietà prodotte, dalla tradizionale Golden, alla più recente Sweetango®; non mancheranno le altre nuove mele club, al centro della domanda attuale del mercato, come Morgana®, Isaaq®, Tessa®, Kissabel® e Enjoy®, frutto anche della accurata selezione che nel corso degli anni ha condottoil Consorzio Innovazione Frutta.

Al fianco delle mele fresche saranno presenti anche i prodotti trasformati come gli Squeez e le Mousse a marca Melinda realizzati dalla nuova Business Unit Melinda Lab.

 

La Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, oltre a presentare le innovative attività di difesa contro la cimice asiatica e le nuove varietà risultato del programma di miglioramento genetico, porterà in vetrina anche il meleto guyot: un vero e proprio allestimento che presenta questa innovativa forma di allevamento, trovando un modo inedito di raccontare concretamente soluzioni pratiche a supporto della sostenibilità in campo. L’approccio perseguito da questo progetto mira anche a ridurre i costi di gestione del frutteto, l’input chimico e ad offrire una più facile gestione delle pratiche culturali.

 

Il Consorzio Difesa Produttori Agricoli (CO.Di.Pr.A) sarà parte attiva nello stand illustrando le politiche più avanzate di gestione del rischio, tra i quali alcuni fra i recenti sistemi utili alla stabilizzazione del reddito agricolo; un mix di strumenti che insieme possono fare la differenza e tutelare il settore agricolo, gli agricoltori, il territorio, in questo particolare momento storico in cui alle misure della gestione del rischio è destinato oltre il 25% del budget risorse EU Sviluppo Rurale, attivando AgriCat in favore delle oltre 700.000 imprese del Paese.

 

 

 

 

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