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Vino Nobile di Montepulciano: in tranta anni + 98,8% di produzione

L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano raggiunge con il 2024 un importante traguardo: era infatti il 1994 quando, pur con un format diverso da quello attuale, i produttori si riunirono per raccontare l’annata alla stampa e agli operatori. Da allora numerosi cambi di sede, dalla sala del Consiglio Comunale a una tensostruttura in Piazza Grande, arrivando in Fortezza, la casa del Vino Nobile di Montepulciano.  Quest’anno già dalle giornate degli operatori e appassionati (dal 10 al 12 febbraio), la manifestazione organizzata dal Consorzio ha visto un cambio di passo.  «Con la sua lunga storia l’Anteprima del Vino Nobile è a tutti gli effetti uno degli eventi vinicoli italiani di riferimento dedicati a una singola denominazione, quest’anno in particolare per la ricorrenza dei 30 anni abbiamo voluto promuovere dei focus già a  partire dalle giornate per gli operatori, coinvolgendo le associazioni di sommelerie italiane, e con la giornata della stampa, oltre al ritorno delle stelle con un nuovo impianto, daremo infatti il valore all’annata in commercio e non alla vendemmia, comincia un vero e proprio nuovo corso di questa manifestazione», commenta il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi.

Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha analizzato con i propri soci alcuni numeri. A partire dalla produzione: nel 1994 sono state prodotte 3,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile e 156.400 di Rosso di Montepulciano. Oggi siamo a 6,9 milioni per il Vino Nobile (+98,8%) e 2,6 milioni per il Rosso di Montepulciano (+1562%). Anche il numero di produttori è variato: nel 1994 il Consorzio aveva 44 soci, oggi ne conta 81. Di certo è che in trent’anni le aziende sono cresciute tutte quante, qualcuna oggi conta 80 dipendenti, qualcuna oltre 60 e comunque la dimensione media a Montepulciano è di 15 dipendenti, contro poco meno di 6 dell’inizio dell’attività. Una crescita dovuta anche agli investimenti fatti dalla loro fondazione: il 40,9% delle aziende del Vino Nobile di Montepulciano ha investito in trent’anni per più di 5 milioni di euro, il 50% meno di 5 milioni di euro. Investimenti che per l’86,4% sono andati per il miglioramento della sostenibilità dell’azienda, il 68,2% in innovazione, il 72,7% alla pari tra accoglienza e promozione. E quando si parla di promozione c’è stata una crescita negli ultimi trenta anni. Agli inizi il 18,2% partecipava a una media di 4 eventi all’anno, sia Italia che estero, il 13,6% a tre eventi, il 9,1% a due, tutti gli altri ad un evento, molti all’Anteprima e al Vinitaly. Con gli anni anche la promozione ha avuto sempre più spazio e oggi c’è chi arriva addirittura a partecipare a 30 eventi all’anno, con una media che arriva a 7 partecipazioni contro le 2 degli inizi. Tra i valori caratterizzanti il Vino Nobile di Montepulciano, indubbiamente “tradizione” è quello maggiormente iconico (il 72,7% delle aziende ha scelto questo termine per definire il proprio vino), ma ci sono anche “territorio” (63,6% delle aziende) e “sostenibilità” (18,2%). E se in questi anni il sistema Vino Nobile di Montepulciano è cresciuto molto, anche per il futuro il sentiment dei produttori è ottimistico. Per il 95,5% infatti, la denominazione continuerà a crescere. E la crescita sarà prevalentemente in  (45,5%).

. Un miliardo di euro circa. È questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.102 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 214 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 81 associati al Consorzio dei produttori). Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2023, in linea con i numeri degli ultimi anni, sono state immesse nel mercato 6,9 milioni di bottiglie di Vino Nobile e 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano.

Il 2023 è stato un anno di ulteriore crescita in valore per il mercato del Vino Nobile di Montepulciano. Dall’anno della Pandemia è in continuo sviluppo il mercato interno che cresce nei numeri. Per quanto riguarda l’export lo scorso anno ha rappresentato il 66% (negli anni passati si era arrivati al 78%), mentre il restante 34% viene commercializzato in Italia. Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2023 ha ormai superato il 30%. Per quanto riguarda il mercato nazionale, inoltre, le principali vendite sono registrate in centro Italia (61%) e in particolare in Toscana per il 42%. Al nord viene venduto il 33% e al Sud il 6,30%. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. In America (tra Nord e Sud) va il 35% dell’export, in Europa (esclusa Italia) il 29,2%. La Germania continua ad essere il primo mercato del Nobile con il 38% della quota esportazioni. In crescita continua, anche rispetto al 2022, è quello degli Stati Uniti arrivando a rappresentare il 27,5% dell’export del Vino Nobile di Montepulciano. Successo anche per i mercati asiatici, balcanici ed extra Ue con oltre il 3% delle esportazioni. Continua il trend di crescita del Canada che da solo vale circa il 5% delle esportazioni. Un dato davvero significativo è la fetta di mercato del Vino Nobile di Montepulciano a marchio bio che nel panorama italiano vale il 44,7% delle vendite, mentre a livello internazionale rappresenta oltre il 70%.

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