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Mutti: soddisfazione per la qualità della materia prima nella campagna di lavorazione del pomodoro 2022

Nonostante i costi energetici siano ammontati a 42 milioni di euro, ben 12 volte in più rispetto ai 3,5 milioni di euro del 2020, e le carenze idriche abbiano messo a dura prova l’attività della filiera, Mutti non ha mai interrotto l’attività e chiude la campagna di lavorazione del pomodoro 2022 celebrando l’ottima qualità delle 603.000 tonnellate di pomodoro trasformato che garantiranno il corretto approvvigionamento dei 100 Paesi in cui l’azienda, leader in Europa, oggi è presente con i suoi prodotti.

L’attività di lavorazione si concentra da metà luglio a fine settembre, periodo nel quale avviene il ciclo naturale di maturazione del pomodoro. In questi settanta giorni i tre stabilimenti Mutti di Montechiarugolo (PR), Collecchio (PR) e Oliveto Citra (SA) sono in attività 24/7 per lavorare la materia prima proveniente dalle oltre 800 famiglie italiane di agricoltori.

“I gravi fattori esogeni che hanno caratterizzato la campagna del pomodoro 2022 non hanno intaccato quello che è un asse portante e inderogabile della nostra azienda: la qualità dei suoi prodotti – ha dichiarato Francesco Mutti, Amministratore delegato di Mutti SpA. Riuscire a raggiungere un risultato non solo soddisfacente ma addirittura eccellente dal punto di vista qualitativo assume un valore ancora più profondo in un anno come questo: in oltre 120 anni di attività mai prima d’ora ci siamo ritrovati ad avere costi del gas con picchi che hanno raggiunto i 340 euro megawattora, costi di tutte le materie prime aumentati di almeno il 20% e pochissime volte con carenze idriche così importanti. Nonostante tutto questo l’intero sistema Mutti, fatto di tecnici e agricoltori che mai come quest’anno hanno trovato nella collaborazione la vera leva del successo, ha saputo far fronte a delle sfide senza precedenti. Ci ricorderemo questa campagna sicuramente per il suo gusto agrodolce ma anche per la maestria di chi nella nostra filiera ha dovuto e saputo affrontarla.”

La campagna del pomodoro 2022 si è resa infatti sfidante anche a causa della grande siccità che ha colpito l’Italia e delle temperature eccezionalmente alte: durante le prime due decadi di luglio la temperatura registrata è stata superiore di circa 3°C rispetto alla norma (secondo valore più alto degli ultimi 60 anni).

“Il pomodoro necessita di acqua costante e certamente di sole, ma le temperature eccessivamente alte sono deleterie per la maturazione dei frutti. Per la situazione che ci si è presentata a luglio c’erano grandi interrogativi su quello che sarebbe stato il risultato della seconda parte della campagna – ha commentato Massimo Perboni, Direttore del Servizio Agricolo di Mutti SpA. Tuttavia, grazie ad alcune piogge nel mese di agosto ma, soprattutto, grazie alla nostra filiera che ha dimostrato tutta la propria maturità tecnica, anche la seconda parte del raccolto è stata ampiamente soddisfacente. Sono stati infatti i sistemi di irrigazione più moderni adottati da tutta la nostra filiera, come l’irrigazione a goccia, a garantire il corretto e regolare approvvigionamento idrico del pomodoro senza sprechi e, dunque, salvo in casi isolati, favorendo una pronta reazione a quella che possiamo definire una vera e propria emergenza idrica.”

A dare un contributo fondamentale a questa impresa sono stati anche gli oltre 1.100 collaboratori stagionali qualificatiche, insieme ai colleghi presenti nei tre stabilimenti Mutti di Montechiarugolo (PR), Collecchio (PR) e Oliveto Citra (SA), hanno supportato le attività produttive e amministrative per tutta la loro durata.

MUTTI SPA – Storica azienda di Parma, è leader in Europa nella lavorazione del pomodoro. É il 1899 quando Marcellino e Callisto Mutti danno avvio alla prima campagna di trasformazione del pomodoro. Da allora, facendo leva sui valori chiave di qualità e tradizione italiana assieme al rispetto per la filiera e il territorio, la famiglia Mutti si dedica esclusivamente al pomodoro 100% italiano, realizzando concentrato, passata e polpa di pomodoro, prodotti che oggi sono apprezzati in tutto il mondo. Il desiderio di innovazione, che fin dalla fondazione è nel DNA dell’azienda, ha portato ad ampliare man mano la gamma con un’ampia offerta di sughi e salse pronte. Oggi il Gruppo Mutti, con 120 anni di storia, è leader in Europa nel mercato dei derivati del pomodoro ed è presente in 100 Paesi al mondo, con un fatturato netto nel 2021 di 484 milioni di euro. I volumi realizzati dal Gruppo Mutti nel 2022 hanno raggiunto le 603.000 tonnellate. Per quanto riguarda le vendite nel 2021 i volumi export hanno superato i volumi di vendita italiani a seguito di una crescita a doppia cifra ogni anno. Montechiarugolo (PR) è la sede storica e commerciale del Gruppo che si è man mano ampliato per poter rispondere a tutte le esigenze di gusto. Nello stabilimento di Fiordagosto di Oliveto Citra (SA) si trasformano invece le specialità tipiche del Sud Italia, come il pomodoro lungo e il ciliegino. Infine, nel novembre 2017 Mutti ha acquistato lo stabilimento CO.PAD.OR di Collecchio, costituendo prima la nuova società Pomodoro 43044 Srl fusa per incorporazione poi a Mutti SpA dal 1° gennaio 2021.

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