Politiche agricole

 Mipaaf attiva task force per coronavirus

“Seguiamo con grande attenzione l’evolversi della situazione monitorando le notizie che momento dopo momento giungono anche dal settore agricolo e agroalimentare.

Per questa ragione, dopo una mattinata di confronto con il Gabinetto, i Capi dipartimento e gli Uffici del Ministero, abbiamo condiviso l’attivazione di una Task Force presso il Mipaaf e già definito un primo calendario di incontri con organizzazioni di settore, distribuzione, parti sociali, Regioni”. Lo ha dichiarato il ministro Teresa Bellanova.

“Siamo consapevoli della delicatezza del momento e anche dello stato di ansia e legittima preoccupazione che attraversa il Paese e in particolar modo alcuni territori. Allo stesso tempo i cittadini devono sapere che come Governo siamo fortemente impegnati, ognuno per le sue competenze, sulla tutela e salvaguardia della salute e soprattutto sul contenimento dei rischi. Discuteremo con le imprese e tutti i soggetti della filiera agroalimentare, distribuzione inclusa, per comprendere la strumentazione migliore da mettere in campo e le priorità da affrontare. Innanzitutto la salute dei cittadini, che mi sento comunque di rassicurare perché i nostri sistemi di controllo sono tra i migliori al mondo e i nostri prodotti sicuri, ma al contempo la tenuta del nostro sistema economico e produttivo, che deve comunque essere considerata una priorità assoluta. Corriamo rischi non indifferenti che dobbiamo essere capaci, come Governo e come Paese, tutti insieme, di ridurre al minimo”.

Per il ministro Bellanova è inoltre “essenziale uniformare il livello dei controlli in tutta l’Unione Europea. Basta polemiche. E’ il tempo della responsabilità e del lavoro di tutti, nell’interesse dei cittadini e del paese. La nostra priorità è salvaguardare la salute dei cittadini, fornire un’informazione corretta e trasparente, e garantire la tenuta della nostra economia. Per questo dobbiamo lavorare uniti, e assicurare un’azione di governo fondata su chiarezza, coerenza e armonia delle decisioni”

Con l’emergenza coronavirus c’è il rischio paralisi per il lavoro di 500 aziende agricole negli undici comuni della zona rossa fra Lombardia e Veneto che si aggiunge alle difficoltà sui mercati nazionali ed esteri. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti economici ed occupazionali dei provvedimenti restrittivi adottati in aree a forte vocazione agricola, dagli allevamenti ai vigneti, dagli agriturismi alle cantine.
“Nella fascia di quarantena – spiega la Coldiretti – vivono oltre centomila fra mucche e maiali e la limitazione della circolazione di merci e persone nonché le misure di prevenzione impediscono una adeguata assistenza nelle stalle mentre nei campi pesano i vincoli agli spostamenti degli operari trattoristi dalle proprie abitazioni al posto di lavoro, in vista delle semine. Occorre verificare quanto prima che tutto il personale addetto al controllo dei varchi tra zona rossa e gialla sia adeguatamente formato ed informato sulla deroga alla movimentazione di persone, mezzi e prodotti per il settore agricolo ed agroalimentare, comprese le aziende di biogas”.

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti  ringrazia il governo “per l’impegno messo in essere allo scopo di fronteggiare l’emergenza sanitaria ed economica legata al COVID-19 (Coronavirus). Le aziende agricole continuano a lavorare e ad assicurare la produzione di beni alimentari. Da parte nostra, c’è la massima collaborazione. Le difficoltà, però, non mancano ed occorre risolvere i problemi che limitano l’attività delle strutture produttive nella cosiddetta zona rossa”.

Ad avviso di Giansanti, “vanno anche duramente contrastate le azioni speculative dirette, in questa fase, a screditare all’estero il made in Italy e chiediamo, al riguardo, una particolare attenzione da parte della Commissione europea. Venendo alla situazione dei territori soggetti a restrizioni e blocchi, segnaliamo che i problemi maggiori riguardano il lavoro, per le difficoltà di accesso e di uscita, la logistica e i trasporti”.

 

“L’emergenza coronavirus investe anche il settoreagroalimentare e il made in Italy, che potrebberosubire un contraccolpo ancora più grave inassenza di adeguate misure – dichiara il presidentenazionale Confeuro Andrea Michele Tiso – Perquesto chiediamo al Governo, a tutte le istituzionie agli organi impegnati nel contrastare il virus, diprevedere interventi mirati a difendere le nostreproduzioni dalle conseguenze del contagio, che inquesti giorni interessa diverse regioni italiane.

L’emergenza coronavirus sta già avendo unimpatto sulle nostre economie e sul commerciointernazionale”

 

 

 

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