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Larve del verme della farina minore in vendita come cibo in Europa

Il 6 gennaio, era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea di esecuzione (UE) 2023/58 della Commissione del 5 gennaio 2023 che autorizza l’immissione sul mercato delle larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere quale nuovo alimento e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 (Testo rilevante ai fini del SEE).
A seguito del parere scientifico positivo dell’Autorità Europea per la sicurezza alimentare, la Commissione europea ha autorizzato la società Ynsect NL B.V. ad immettere sul mercato dell’Unione delle larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere quale nuovo alimento. Inoltre, la Commissione ha riconosciuto a Ynsect, la società richiedente, la tutela degli studi e dei dati scientifici di proprietà industriale per un periodo di cinque anni a partire dalla data di entrata del regolamento.
Dal 26 gennaio  le larve di Alphitobius diaperinus possono essere vendute liberamente nell’Unione europea. Si tratta del quarto tipo di insetti per alimentazione umana, approvato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare e immesso nel mercato pochi giorni dopo la farina di grillo.
La loro presenza dovrà essere sempre adeguatamente segnalata, come previsto dalle normative europee, in particolare visto il pericolo di causare reazioni allergiche nei soggetti già a rischio con crostacei, acari della polvere e, in alcuni casi, molluschi. Pertanto, tutti gli alimenti preparati con queste larve, o qualunque altro insetto, dovranno riportare le quantità usate in etichetta, assieme alle avvertenze allergeniche.
L’utilizzo delle le larve di Alphitobius diaperinus è permesso, sottolinea la Coldiretti, in una serie di alimenti come pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei prodotti a base di pasta, pizza o cioccolato ma anche nei preparati a base di carne, di prodotti sostitutivi della carne e nelle minestre. Una novità che fa seguito, ricorda la Coldiretti, al via via libera anche al grillo domestico (Acheta domesticus), alla larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e alle cavallette (Locusta migratoria) per uso alimentare umano, ed altre domande sono in lista di attesa. Si tratta peraltro di alimenti che sono stati oggetto di valutazione dell’Efsa, l’autorità alimentare Europea che però nel suo parere scientifico ha rilevato che il consumo di questi insetti può causare reazioni allergiche nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere. 
Siamo di fronte ad una accelerazione che non sembra interessare i consumatori europei e soprattutto gli italiani che, per la grande maggioranza, non porterebbero mai a tavola gli insetti, considerati estranei alla cultura alimentare nazionale: il 54% è infatti contrario agli insetti a tavola, mentre è indifferente il 24%, favorevole il 16% e non risponde il 6%, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe”.
Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l’arrivo sulle tavole degli insetti, continua la Coldiretti, solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari. E’ necessario pertanto, secondo la Coldiretti, garantire la trasparenza dell’informazione sia sulla natura delle farine contenute negli alimenti sia sul paese di provenienza. La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi.

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