Politiche agricole

L’approvazione dell’emendamento sulle TEA grande passo avanti per la ricerca e l’agricoltura

 

“L’approvazione all’unanimità dell’emendamento al DL Siccità sulle Tecniche di Evoluzione Assistita è un grande passo avanti per la ricerca scientifica e per l’agricoltura, che mette fine a un lungo periodo di oscurantismo tecnologico. Tuttavia, senza un inquadramento europeo, le TEA resteranno a livello sperimentale”.

Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a commento del via libera all’unanimità, nell’VIII e IX Commissione riunite del Senato, del provvedimento che autorizza la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita. “Ringraziamo il senatore De Carlo, primo firmatario dell’emendamento, ma anche l’onorevole Nevi e i parlamentari che hanno reso possibile questa svolta”.

“Ora – afferma Giansanti – è necessario lavorare per la presentazione della proposta di regolamento sulle tecniche genomiche da parte della Commissione UE, prevista per fine giugno, e per la successiva approvazione in tempi brevi da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, altrimenti si rischia di bloccare l’iter del dossier”. Eventuali slittamenti fermerebbero infatti la procedura di adozione per un ulteriore anno, in considerazione delle elezioni europee del 2024 per il nuovo Parlamento e dell’insediamento della Commissione”.

Le tecniche di evoluzione assistita – aggiunge Confagricoltura – sono una risposta efficace all’emergenza climatica e alla richiesta di cibo, permettendo di ridurre l’uso di fitofarmaci e acqua e di garantire la produttività necessaria per rispondere alla popolazione in crescita.

Una svolta storica per il mondo agricolo italiano, necessaria a sviluppare piante più green e resistenti a cambiamenti climatici e malattie, tutelando al contempo produttività e sostenibilità del settore. Così Cia-Agricoltori Italiani commenta con soddisfazione l’approvazione all’unanimità, nell’VIII e IX Commissione riunite del Senato, dell’emendamento al Decreto Siccità che consente la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA).

“Il settore primario ha bisogno di accrescere la quantità e la qualità delle produzioni, assicurare un reddito agli agricoltori e, al contempo, realizzare la transizione verde e far fronte alla crisi climatica -spiega il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. D’altra parte, solo nell’ultimo anno gli eventi estremi sono raddoppiati, tra siccità, gelate, alluvioni, con un aumento di cinque volte delle perdite di raccolto di frutta e verdura e, ormai, i fattori climatici da soli spiegano tra il 20% e il 49% delle fluttuazioni del rendimento agricolo”.

            Per rispondere a tutto questo, continua Fini, “è indispensabile cogliere la strada della ricerca e dell’innovazione genetica in particolare. Ringraziamo, quindi, i tre primi firmatari delle proposte di legge sulle TEA, Raffaele Nevi, Luca De Carlo e Gian Marco Centinaio, grazie ai quali l’Italia può tornare protagonista delle biotecnologie agricole, diventando il primo Paese in Europa ad avviare la sperimentazione in campo delle TEA. Contemporaneamente, è un segnale forte che diamo a Bruxelles per accelerare sulla proposta di regolamento in materia, altrimenti si corre il rischio di bloccare l’iter del provvedimento”.

            Intanto, conclude il presidente di Cia, “auspichiamo tempi brevi per il percorso attuativo, così da poter mettere le tecniche di miglioramento genetico al servizio del settore e difendere, di più e meglio, le filiere agricole Made in Italy”.

 “Consentire lo svolgimento delle attività di ricerca in agricoltura presso siti sperimentali autorizzati, con il fine ultimo di ottenere produzioni vegetali in grado di rispondere in maniera adeguata alla scarsità idrica e a stress ambientali e biotici di particolare intensità, è una condizione fondamentale per raggiungere la tanto decantata rivoluzione green, puntando con decisione sulla strada di produrre utilizzando minori quantità di carburanti, fertilizzanti e agrofarmaci”. Lo afferma il presidente della Copagri Tommaso Battista plaudendo all’approvazione nelle commissioni riunite ambiente e agricoltura del Senato di due emendamenti al cosiddetto “DL Siccità” con cui si autorizza la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita-TEA.

“Puntare sul miglioramento genetico, infatti, non solo aiuterà l’agricoltura ad aumentare la resistenza contro i vari parassiti, ma consentirà anche al genoma delle piante di adattarsi con minore stress ai sempre più frequenti effetti del climate change, contribuendo al contempo a mantenere, o in alcuni casi addirittura a incrementare, la produttività e la resa delle piante, anche in situazioni sfavorevoli”, prosegue il presidente, ricordando che “le TEA non vanno assolutamente confuse con i ‘vecchi OGM’ transgenici, con i quali hanno ben poco a che vedere, in quanto non fanno altro che accelerare ciò che già avviene in natura, ovvero la selezione delle piante che meglio si adattano a determinati contesti”.

“Di particolare rilevanza è, poi, il fatto che il via libera sia arrivato all’unanimità, a testimonianza di quanto i tempi siano finalmente maturi per cominciare a ragionare seriamente e concretamente sull’applicazione in agricoltura delle innumerevoli possibilità offerte dall’innovazione”, rimarca Battista, ringraziando tutti i parlamentari, e in particolare i senatori Luca De Carlo e Gian Marco Centinaio e l’onorevole Raffaele Nevi, e ricordando che l’ok agli emendamenti è arrivato anche grazie all’accordo raggiunto con i ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

“La Copagri è sempre stata impegnata in prima linea su questi temi, come dimostrano i numerosi incontri in merito, ultimo dei quali quello sul miglioramento genetico nella vitivinicoltura organizzato con la preziosa collaborazione con il CREA, e per questo non può che esprimere grande soddisfazione per un intervento legislativo grazie al quale l’Italia diventa il primo paese a livello comunitario ad avviare la sperimentazione in campo delle TEA”, conclude Battista, ricordando che “ora è fondamentale accelerare sulla proposta di regolamento comunitaria in materia di tecniche genomiche”.

Condividi