Zootecnia

Indici Crefis di redditività dell’allevamento suini

Nell’ultimo mese il calo di prezzo subito dai suini da macello pesanti non ha con- sentito di sfruttare il rallentamento delle quotazioni delle materie prime utilizzate per l’alimentazione suina (in particolare mais, soia ed orzo), causando un peggioramento della redditività degli allevatori impegnati nel ciclo chiuso (-1,3%). Questa nuova discesa ha portato l’attuale valore a risultare inferiore anche a quello dello stesso periodo dello scorso anno (-4,7%).

 In dicembre gli allevatori impegnati nella fase di svezzamento  hanno visto un nuovo balzo verso l’alto della propria redditività (+12,6% la variazione congiunturale). Il forte aumento di prez- zo (+11,7% su base congiunturale) fatto segnare dai suini da allevamento di 7 kg (output finale di questa fase dell’allevamento), unito al rallentamento delle quotazioni delle materie prime, sono alla base dell’incremento della redditività di questi allevatori. Positivo anche il confronto rispetto allo scorso anno (+22,0%).  In leggera diminuzione, invece, la redditività della fase di accrescimento  (-0,1%), che paga il maggior esborso per l’acquisto dei suini da allevamento di 7 kg (che erano cresciuti anche in novembre), il quale non è stato compensato dall’aumento del prezzo dei suini da allevamento di 40 kg (output di questa fase) avvenuto in dicembre. Resta positivo il confronto tendenziale: +22,1%.

Andamento al ribasso anche per gli allevatori impegnati nella fase di ingrasso. Nell’ultimo mese il calo dei prezzi dei suini da macello pesanti ed il contemporaneo aumento dei prezzi dei suini da allevamento hanno portato ad una erosione della redditività degli allevatori impegnati in questa fase, che è diminuita del -0,7% su base congiunturale; positiva la variazione tendenziale (+4,2%).

Un nuovo calo congiunturale ha interessato la redditività degli allevatori statunitensi (indice ricalcolato causa sostituzione dei prezzi dei cereali utilizzati per l’alimentazione suina), che in dicembre è sceso del -7,7%. Nonostante un rallentamento dei prezzi delle commodity avvenuto negli ultimi mesi, il calo di prezzo delle carcasse di suino statunitensi (scese del -9,7% nell’ultimo mese) ha portato ad una riduzione della redditività degli allevatori. L’attuale livello di redditività resta comunque al di sopra di quello dello scorso anno: +3,6%.

 In novembre (ultimo mese disponibile) la redditività degli allevatori europei è ulteriormente diminuita rispetto ad ottobre, facendo segnare una variazione del – 1,2% rispetto al mese precedente; nono- stante ciò, la variazione tendenziale (ovvero rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) resta positiva e pari al +18,7%. L’andamento appena descritto è frutto del calo dei prezzi delle carcasse dei suini europei.

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