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Il carciofo Terom Zero Residui

Sulle tavole degli italiani sono arrivati i carciofi Terom Zero Residui di Terre dell’Etruria, cooperativa agricola che rifornisce i marchi Unicoop, Conad, Pam, Eurospin e Select nella GDO e i mercati generali del centro-nord. Una produzione che assicura l’assenza totale di residui di sintesi nel prodotto. È un carciofo “clean”, un perfetto prodotto della Val di Cornia e della passione dei coltivatori della società cooperativa agricola.

Il progetto Zero Residui parte da un disciplinare al quale hanno aderito per il momento quattro aziende per una superficie di 50 ettari, raccogliendo due milioni di “capolini”, ovvero teste, all’anno. Sono i capofila di una proposta che si basa su due concetti strettamente legati tra loro: sostenibilità e sicurezza alimentare.

“Siamo pronti a puntare sulla distintività e salubrità di questo prodotto” spiega il responsabile ortofrutta Paolo Simonelli “allargando il numero di aziende agricole che aderiranno all’iniziativa, e facendo entrare in produzione i nuovi impianti nell’immediato futuro. L’emergenza sanitaria – prosegue Simonelli – ha accelerato un processo già in atto: la ricerca di soluzioni amiche dell’ambiente, l’attenzione per la sostenibilità. Un progetto come Zero Residui punta a promuovere questa tendenza, assecondando il desiderio di alimentarsi attraverso una filiera trasparente e rispettosa dell’equilibrio della natura”.

Il prodotto è già nella grande distribuzione: per riconoscerlo basta prestare attenzione al marchio Zero Residui, presente insieme al logo di Terre dell’Etruria su tutte le confezioni. Etichette, collarini e fasce mostrano anche il codice QR che traccia i carciofi dal campo alla tavola. Basta un click per scoprire la storia del prodotto: luogo di produzione, azienda e quantitativi coltivati.

La sostenibilità è un processo virtuoso che definisce i carciofi Terom in ogni loro aspetto, compreso il packaging: Terre dell’Etruria bandisce la plastica, a favore di cartone e altri materiali riciclabili e biodegradabili.

Il carciofo Terom è una gustosa e delicata varietà del carciofo violetto toscano, coltivata a partire dagli anni ’80 in Toscana, su impulso dell’Università di Pisa. Il suo territorio d’elezione è la Val di Cornia, grazie alle caratteristiche di clima e terreno e alla professionalità tecnica e agronomica sviluppata dagli agricoltori.

La raccolta viene fatta manualmente, con il coltello, capolino per capolino, selezionando i migliori. I primi “stacchi” sono destinati al mercato fresco, si consumano crudi o cotti – magari in pinzimonio, secondo la tradizione toscana – mentre gli ultimi sono adatti a essere conservati sott’olio.

 

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