Zootecnia

Asprocarne Piemonte, Consorzio Carni Qualità Piemonte e Macello Piemonte Nord uniti per aiutare le famiglie in difficoltà  

Con la prima fornitura di 150 kg di carne bovina certificata SQNZ a marchio “Sigillo Italiano”, è partita la campagna di aiuti che vede l e tre realtà piemontesi Asprocarne Piemonte, Consorzio Carni Qualità Piemonte e il Macello Piemonte Nord di Carema (TO), impegnate a raccogliere fondi a favore del Sermig, Arsenale della pace di Torino.

L’obiettivo è quello di sostenere le iniziative benefiche del Sermig a favore delle situazioni più fragili che, a seguito dell’emergenza sanitaria in corso, hanno visto complicarsi ulteriormente la loro condizione.

Stiamo parlando in particolare dei senza tetto che trovano accoglienza presso i dormitori del Sermig, oppure dei nuclei famigliari dei quartieri più poveri della città che, a seguito del blocco totale delle movimentazioni, hanno perso quel poco che riuscivano a mettere insieme con piccoli lavori giornalieri.

La carne donata proviene da bovini allevati nelle aziende agricole associate ad Asprocarne Piemonte ed al Consorzio Carni Qualità Piemonte, macellati presso il Macello Piemonte Nord di Carema (TO), il quale si occupa anche del sezionamento, confezionamento e spedizione. Verrà consegnata settimanalmente presso le cucine dei centri autorizzati del Sermig che a loro volta provvederanno ad utilizzarla nella mensa dei poveri oppure a distribuirla alle famiglie dei quartieri Aurora, Borgo Dora e Porta Palazzo di Torino, che non riescono a acquistare beni alimentari presso i supermercati, a causa di una situazione economica di grande fragilità.

“È una semplice goccia in un mare di necessità – hanno spiegato Franco Martini (presidente Asprocarne Piemonte), Marco Favaro (presidente Consorzio Carni Qualità Piemonte) e Antonio Pavesio (presidente del Macello Piemonte Nord) – però ci siamo sentiti in dovere di muoverci per cercare di dare una mano in questa drammatica emergenza, cosa che, come allevatori, abbiamo sempre fatto nelle situazioni di necessità. Per far partire le prime forniture abbiamo stanziato una somma ripartita tra le tre realtà che rappresentiamo, speriamo tuttavia che la raccolta fondi generi un fondo più ampio per poter proseguire nelle prossime settimane che si prevedono ancora di chiusura totale”.

 

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