Politiche agricole

Approvato il DDL illeciti agroalimentari

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della giustizia Alfonso Bonafede, e del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova, ha approvato un disegno di legge recante nuove norme in materia di illeciti agro-alimentari. il testo interviene sul codice penale e sulla legislazione speciale del settore agro-alimentare, con riguardo alla tutela penale della salute pubblica e della sicurezza degli alimenti, nonche’ in materia di frode nel commercio di prodotti alimentari. Il provvedimento si compone di 14 articoli e interviene sul codice penale e sulla legislazione speciale del settore agro-alimentare. La riforma introduce una riorganizzazione sistematica della categoria dei reati in materia alimentare, la revisione del sistema sanzionatorio contro le frodi alimentari e la sistemazione organica della responsabilità delle persone giuridiche.  Tra gli obiettivi principali: la riorganizzazione sistematica della categoria dei reati in materia alimentare, per garantire l’effettiva tutela dei beni giuridici di riferimento, che richiedono spesso anche l’anticipazione delle incriminazioni già alla soglia del rischio, nonché l’elaborazione di un sistema di intervento a tutele crescenti; la rielaborazione del sistema sanzionatorio contro le frodi alimentari, con la finalità di offrire risposte concrete e differenziate in ragione dell’effettivo grado di offensività delle condotte; la sistemazione organica per l’intero settore dei reati in materia alimentare della responsabilità delle persone giuridiche. il provvedimento detta una disciplina più compiuta in relazione alla produzione e alla commercializzazione di alimenti che non costituiscono un pericolo immediato ed imminente, ma tendono a manifestare la propria pericolosità nel medio e lungo periodo e rielabora l’ambito di tutela penale contro le frodi alimentari, con particolare riferimento alla emergente realtà di organizzazioni complesse ed alla responsabilità delle persone giuridiche che sono divenute ormai, nella dimensione allargata degli scambi commerciali, il principale referente criminologico, così da aprire la strada a nuove fattispecie incriminatrici, differenziate sia a livello normativo-precettivo che a livello sanzionatorio in ragione dell’effettivo grado di offensività.

Da oggi, dunque, uno strumento in più per la tutela dei prodotti made in Italy, le indicazioni geografiche, i consumatori. E soprattutto per il riconoscimento del valore prioritario della identità dei cibi, uno degli elementi fondativi alla base della Dieta Mediterranea patrimonio dell’umanità.

Con la riforma approvata dal CDM, si rafforzano gli strumenti normativi contro illeciti agroalimentari: frodi, contraffazioni e agropiraterie. “Il falso made in Italy –  ricorda il ministro Bellanova – costa al nostro Paese 100 miliardi di euro l’anno, contro i circa 42 di export dei prodotti autentici. Un vero e proprio furto di identità che danneggia i nostri produttori, mina la salute dei consumatori, ingannandoli, rischia di incrinare la reputazione del Paese. Oggi, con questo testo che prende le mosse da una proposta della Commissione Caselli, si garantisce l’effettiva tutela dei prodotti alimentari, si rielabora il il sistema delle sanzioni, si amplia la sfera delle tutele. Non a caso fin dal mio insediamento al Ministero ho sostenuto la necessita di rafforzare ulteriormente il sistema di controlli che già oggi ci pone fra i migliori al mondo per poter tutelare di più e meglio le nostre indicazioni geografiche e i nostri marchi e sconfiggere la concorrenza sleale che avvelena le filiere e produce distorsioni inaccettabili di mercato. Per questo un grazie a Giancarlo Caselli e a tutti i componenti dell’Osservatorio Agromafie che con il loro lavoro hanno contribuito in modo determinante alla definizione delle nuove norme”.

 

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