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Al via la vendemmia: produzione in calo

 

E’ iniziata la vendemmia 2019 in Italia. Rispetto all’anno scorso, la quantità è in diminuzione, tuttavia, segnala il Centro Studi di Confagricoltura, occorre evidenziare che il raccolto 2018 è stato particolarmente abbondante, pertanto l’attuale diminuzione della produzione non è da leggere in termini negativi.

Si prevedono quantitativi ridotti in quasi tutte le regioni d’Italia, soprattutto in Friuli Venezia Giulia (-20%), in Umbria (-13%), in Veneto e in Campania (-12%) e in Trentino Alto Adige (-11%). Vanno in controtendenza il Lazio (+16%), il Molise (+10%) e la Calabria (+9%). I risultati sono il frutto della rilevazione annuale condotta dal Centro Studi di Confagricoltura su campioni di aziende vitivinicole di tutte le regioni d’Italia.

Il 2019 vedrà una diminuzione media della produzione del 6%, ma, grazie ad una primavera fredda e piovosa e un inizio estate caldo e secco, la qualità dell’uva è ottima e foriera di una produzione di vini potenzialmente eccellenti.
Per la vendemmia 2019 si stima una produzione fra i 47 e i 49 milioni di ettolitri.
In Italia le condizioni attuali, sottolinea Coldiretti, fanno ben sperare per una annata di buona/ottima qualità anche se l’andamento della raccolta dipenderà molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo. Da nord a sud della Penisola si parte tradizionalmente con le uve pinot e chardonnay in un percorso che – precisa la Coldiretti – prosegue a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e che si conclude addirittura a novembre con le uve di Aglianico e Nerello.
La produzione italiana sarà destinata per circa il 70% a vini Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento per i vini da tavola. Sul territorio nazionale, spiega la Coldiretti, ci sono 567 varietà iscritte al registro viti.
Il settore vitivinicolo è di rilevante importanza per l’economia agricola e dell’industria alimentare in Italia: le aziende con vigneti sono 300mila con una superficie coltivata ad uva da vino di 652mila ettari, di cui 50mila con cantine di vinificazione, un fatturato di circa 10 miliardi di euro e un valore dell’export di 6.2 miliardi. Inoltre offre opportunità di lavoro con l’inizio dalla vendemmia a 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio.
Nel primo quadrimestre del 2019 le esportazioni complessive di vini e spumanti sono state di 1,96 miliardi di euro, in crescita del 5,2% rispetto al 2018. La percentuale di crescita più importante è data dagli spumanti, con un + 8,2%, ma aumentano anche del 6% le esportazioni di vini fermi in bottiglia.

 

 

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