Zootecnia

A.I.A. e Sistema allevatoriale alla 124a Fieracavalli

Finalmente senza più limitazioni, dopo il periodo pandemico, torna la storica “Fieracavalli” di Verona, con la sua 124aedizione in programma nel capoluogo scaligero da giovedì 3 a domenica 6 novembre prossimi.

Se lo scorso anno il format della manifestazione si divise in due distinti fine settimana, nel 2022 si torna alla versione tradizionale. E se allora si trattava di far coincidere l’evento con una “ripartenza” del Sistema Italia, oggi anche il claimscelto dagli organizzatori del brand “Fieracavalli” e di Veronafiere,  rimarca l’attenzione all’aspetto dell’inclusione cui la manifestazione da sempre è molto attenta. Per gli allevatori ed il pubblico, atteso numerosissimo, quindi, si tratta di una sempre suggestiva occasione di stare insieme, confrontarsi e misurarsi anche dal punto di vista tecnico tenendo sempre al centro gli equidi, il loro fascino, la loro cura e benessere, il legame significativo storico e culturale che unisce da millenni uomini, cavalli ed asini.

Cuore pulsante della “Fieracavalli” tornerà ad essere quindi il Padiglione 2, quello dedicato alle razze italiane, dove A.I.A. ed il Sistema allevatoriale nazionale sono chiamati a mostrare il meglio della biodiversità equina del nostro Paese che costituisce un’indubbia distintività, un punto di forza e d’eccellenza.

Verona quindi attende l’appuntamento più importante dal punto di vista tecnico ed espositivo per l’allevamento equino italiano in una versione che non mancherà di offrire spunti d’interesse per tecnici ed appassionati, anche per quanto concerne il programma divulgativo e la parte spettacolare.

Oltre alla partecipazione dell’Associazione Italiana Allevatori-A.I.A. e di FedAna (Federazione delle Associazioni Nazionali di Razza e Specie) cui aderisce Anareai (Associazione Nazionale Razze Equine e Asinine Italiane) ed Ana-Enti selezionatori come Anacaitpr (Associazione Nazionale Allevatori Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido) e Anacrhai (Associazione Nazionale Allevatori Cavallo di Razza Haflinger Italia), che terranno rispettivamente l’84a Mostra Nazionale e 4a Vetrina della Biodiversità (Caitpr) ed il “Caitpr Show“ e la dimostrazione “Haflinger Folie”; si segnala quella dell’Anam (Associazione Nazionale Allevatori Cavallo Maremmano), che eleggerà il “Best in Show 2022” ed effettuerà la Finale del Campionato Nazionale di Morfologia Anam. Sempre molto attesa e interessante la passerella delle razze italiane a limitata diffusione e del cavallo Murgese, oltre al Carosello Italiano-Parata delle razze italiane, presentate dallo speaker Nico Belloni, regista storico degli eventi A.I.A.-Italialleva. Lo show dei nostri cavalli sarà presentato, sempre al Padiglione 2, nel “Gala Italiano”.

“Con la partecipazione a ‘Fieracavalli’ – sottolineano il presidente A.I.A. Roberto Nocentini, ed direttore generale, Mauro Donda – vogliamo ancora una volta dare un segnale importante, ricordando come la nostra biodiversità equina ed il suo apporto alla multifunzionalità di molte aziende agricole e zootecniche siano un chiaro esempio di quanto l’allevamento italiano sia distintivo e sostenibile. In questo 2022 che sta per terminare, inoltre, segnato purtroppo pure da gravi crisi interne nel continente europeo ed a livello internazionale, teniamo a rimarcare il valore del nostro patrimonio equino, anche dal punto di vista commerciale. Stiamo assistendo al rilancio delle nostre razze sui mercati esteri, come è avvenuto ad esempio quest’estate con la partecipazione del Sistema allevatoriale nazionale all’importante vetrina equina di Offenburg, in Germania, che ha suscitato vivo interesse tra gli esperti operatori tedeschi e addetti del settore provenienti dai Paesi vicini. Ricordiamo infine il lavoro rivolto alla conservazione e valorizzazione della Biodiversità che confluisce nel Progetto LEO (Livestock Environment Opendata – www.leo-italy.eu) di banca dati condivisa open data di cui A.I.A. è capofila, assieme a partner di rilievo. La raccolta dati effettuata ha riguardato, in una fase specifica del progetto – che terminerà nel 2023 – anche gli allevamenti di equidi, ed alcuni risultati importanti saranno disponibili per il mondo della ricerca e per gli interessati”.

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