Zootecnia

Il Regolamento Ue sulle malattie infettive un’occasione unica per semplificare la normativa

ASSALZOO, Associazione nazionale tra i Produttori di alimenti zootecnici, è stata ricevuta in audizione alla Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato per l’esame del disegno di legge di delegazione europea del 2019. Il ddl, tra l’altro, riguarda anche l’applicazione del Regolamento UE 2016/429 in materia di sanità animale. In un confronto aperto e quanto mai costruttivo, l’Associazione ha sottolineato l’opportunità che la sua introduzione rappresenta per la disciplina del settore. Con questo regolamento si potrà finalmente semplificare una legislazione poco omogenea, alimentata negli anni anche da provvedimenti d’urgenza.

Il regolamento prevede l’armonizzazione delle misure di sorveglianza e controllo delle malattie infettive ed entrerà in vigore il 21 aprile 2021. Il regolamento dell’Unione europea rappresenta un’opportunità importante di semplificazione e riordino della materia; il provvedimento è infatti una sorta di Testo unico che modifica e abroga ben trentotto provvedimenti legislativi. Lo stesso spirito che l’Associazione auspica possa ispirare anche l’azione del legislatore italiano.

La normativa di recepimento dovrà infatti avere l’obiettivo di riordinare ed aggiornare la disciplina della sanità animale, come, ad esempio, riguardo alle malattie infettive emergenti, con l’auspicio di includere nella stessa disposizione anche le malattie non elencate nel regolamento comunitario.

In qualità di autorità competente, il Ministero della Salute, attraverso l’autorità veterinaria centrale, dovrà poter contare su un’organizzazione adeguata ed efficiente, sia a livello centrale che periferico. Nelle Regioni sarà necessario introdurre un responsabile del servizio veterinario referente per il coordinamento con il centro.

L’attività di semplificazione dovrà poi riguardare anche la raccolta delle informazioni attraverso una piattaforma unica che agevoli la condivisione dei dati, che elimini sovrapposizioni e che non preveda oneri agli operatori. E, infine, l’introduzione di una norma specifica che dia la possibilità di delegare alcuni controlli a veterinari non ufficiali.

In questo modo il comparto della sanità animale potrà dotarsi di un rinnovato quadro legislativo coerente con il nuovo volto assunto negli ultimi anni ispirato all’approccio One Health, grazie ai ripetuti interventi del Ministero della Salute.

Nel corso dell’audizione ASSALZOO ha anche illustrato la sua posizione in merito alla direttiva sulle pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare. Il suo recepimento dovrà accompagnarsi a un coordinamento della disciplina vigente. Sarebbe inoltre importante evitare di fissare un limite di fatturato alle aziende che dovranno rispettare le norme della direttiva, individuare l’autorità competente in materia in un’ottica di ulteriore semplificazione e integrare l’elenco delle pratiche vietate dal dettato europeo.

 

 

 

 

 

Assalzoo, l’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici, rappresenta l’industria mangimistica italiana con un fatturato di oltre 7 miliardi di euro, circa 7.500 addetti, escluso l’indotto, e una produzione che supera i 14 milioni di tonnellate.

 

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