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+318% import in Italia di grano dall’Ucraina

Con la mediazione della Turchia è stato rinnovato l’accordo tra l’Ucraina e la Russia per garantire l’esportazione di grano e cereali dal paese. Conosciuto come Black Sea Grain Initiative, l’accordo è stato rinnovato per altri due mesi.

Il corridoio marittimo umanitario, dopo poche settimane dal suo avvio, è diventato una vera e propria rotta commerciale, attraverso la quale le navi mercantili hanno la possibilità di transitare nei vari porti del paese di guerra. Ma soprattutto di viaggiare nel Mar Nero con una relativa sicurezza. Quello che è arrivato ora risulta essere il terzo rinnovo dell’accordo. 

Le importazioni in Italia di grano proveniente dall’Ucraina sono aumentate del 318% per un quantitativo pari a circa 90 milioni di chili nel primo bimestre del 2023. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi due mesi dell’anno in riferimento alla proroga di 2 mesi dell’accordo per i trasporti di cereali dal Mar Nero raggiunto tra Russia e Ucraina con la mediazione di Nazioni Unite e Turchia. Un’intesa importante – sottolinea la Coldiretti – per garantire gli approvvigionamenti nei Paesi più poveri dell’Africa e dell’Asia ed evitare carestie che possano spingere i flussi migratori. Ma – precisa la Coldiretti – è necessario evitare speculazioni e distorsioni commerciali provocate dall’afflusso di grano ucraino sul mercato europeo. In Italia infatti – rileva la Coldiretti – le quotazioni del grano tenero sono crollate del 30% nell’ultimo anno, su valori che sono scesi ad appena 26 centesimi al chilo. Solo il 55% dei prodotti agricoli che hanno lasciato l’Ucraina dopo l’accordo hanno raggiunto i Paesi in via di sviluppo, come quelli del Nord Africa e dell’Asia, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati del Centro Studi Divulga sui prodotti agricoli partiti da agosto 2022 a febbraio 2023 dai porti di Chornomorsk (36,4% del totale), Yuzhny (35,8%) e Odessa (27,8%). La Cina con ben 5,2 milioni di tonnellate di prodotti agricoli tra grano, mais e olio di girasole, pari al 21,5% sul totale, è il Paese – conclude la Coldiretti – che ha beneficiato di più dell’accordo. La Spagna con 4,1 milioni di tonnellate di prodotti e la Turchia con 2,7 milioni di tonnellate di prodotti salgono comunque sul podio ma l’Italia con 1,76 milioni di tonnellate si colloca al quarto posto.

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