Via libera a rimodulazione del riparto tra le regioni per danni da gelate 2020
Via libera in Conferenza Stato-Regioni al piano di riparto tra le Regioni di 20 milioni di euro per gli interventi compensativi dei danni causati al settore agricolo dalle gelate del periodo dal 24 marzo al 3 aprile 2020 e a due decreti di competenza del Mipaaf e sottoscritti dal Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, particolarmente attesi dal settore agroalimentare e della pesca: lo stoccaggio dei vini di qualità e la definizione per il 2021 e per le successive annualità, dei criteri di priorità per l’assegnazione del contributo compensativo a valere sul Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura.
Per quanto concerne i fondi destinati al risarcimento dei danni provocati al settore agricolo dalle gelate 2020, su proposta del Ministero delle Politiche Agricole è stato introdotto un nuovo e più oggettivo criterio di riparto dei fondi disponibili tra Regioni, basato sul fabbisogno emergente dalle richieste di aiuto presentate dai vari beneficiari, in sostituzione del vecchio sistema che faceva riferimento al censimento dei danni contenuto nelle declaratorie regionali di accertamento della situazione di eccezionalità dell’evento atmosferico
Con il secondo provvedimento si destinano 10 milioni di euro per lo stoccaggio di vini Docg, Doc, Igt, certificati o atti a divenire tali, e detenuti in impianti situati nel territorio nazionale. Un ulteriore strumento per far fronte alla crisi di mercato nel settore vitivinicolo, conseguente alla diffusione del COVID-19, in particolare del canale Ho.Re.Ca.
Il testo prevede l’estensione della misura anche ai vini imbottigliati, l’applicazione di sanzioni in caso di mancato mantenimento dell’impegno e la possibilità per le aziende di rinunciare in caso di riduzione proporzionale per eccesso di richieste. Le domande per ottenere il contributo dovranno essere presentate dai produttori di ogni stabilimento sul portale SIAN (www.sian.it) in base alle disposizioni di Agea che con successiva circolare fisserà le modalità e il periodo di presentazione per un massimo di 5 giorni.
Infine, con il terzo decreto vengono definiti per il 2021 e per le successive annualità, i criteri di priorità per l’assegnazione del contributo compensativo a valere sul Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura. Scopo del decreto è quello di sostenere le imprese di pesca e acquacoltura che fronteggiano danni alle strutture produttive e alla produzione causati da avversità atmosferiche di eccezionale intensità, verificatesi dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023. Le imprese di pesca e acquacoltura potranno accedere all’apposito riparto del “Fondo di solidarietà nazionale della pesca”(pari a 6.000.000 per il 2021 e 4.000.000 per ciascuno degli anni 2022 e 2023) presentando apposita domanda in cui va evidenziata la perdita per danni alla produzione causati da eventi dichiarati eccezionali, a condizione che l’entità dei danni riscontrati nell’anno della calamità, raggiunga la soglia del 30% rispetto al fatturato medio dell’impresa nei tre anni precedenti l’evento dichiarato calamitoso. Il contributo concesso, per i danni alla produzione e alle strutture produttive, è pari al 70% del danno accertato, entro i limiti delle risorse disponibili.