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Tiene la produzione di mangimi

 

La diffusione dell’epidemia di nuovo coronavirus sul territorio nazionale ha reso necessaria l’adozione di provvedimenti restrittivi per la gestione dell’emergenza, misure che inevitabilmente si ripercuotono sul settore produttivo e sulla logistica. In un sistema economico che mostra segnali di sofferenza generali, Assalzoo, l’Associazione nazionale tra i Produttori di Alimenti zootecnici, sta monitorando l’adeguatezza dei livelli produttivi nell’industria mangimistica e dei rifornimenti di materie prime.

Al momento, seppure con alcune difficoltà, le aziende mangimistiche stanno cercando di assicurare il necessario rifornimento agli allevatori per garantire di salvaguardare la salute e il benessere degli animali allevati e di mantenere il livello produttivo degli allevamenti, indispensabile per la produzione di latte, carne, uova e pesce

Tuttavia, iniziano ad arrivare primi segnali di disagi nella movimentazione delle merci, sia di materie prime che di prodotti finiti, che devono essere trasportati per la quasi totalità su gomma.

Per quanto riguarda le materie prime, com’è noto, l’Italia ne è un importatore netto per le produzioni alimentari sia ad uso umano che animale – in primis cereali, semi oleosi e farine proteiche – e si registra da parte di alcuni autotrasportatori stranieri il rifiuto di consegnare in Italia le materie prime a causa dei timori di contagio nel nostro Paese o in conseguenza di disposizioni delle Autorità del Paese di origine che impongono loro in caso transito in Italia di osservare periodi di quarantena.

Per quanto riguarda invece la consegna dei mangimi agli allevamenti stanno diventando sempre più frequenti casi di rifiuto da parte degli autotrasportatori italiani di consegnare il mangime in allevamenti ricadenti nelle aree sottoposte a vincono sanitario.

Si tratta di una situazione che sta destando preoccupazioni a causa del progressivo aumento di tali casi e che, se la situazione dovesse peggiorare sul territorio nazionale, rischierebbe di determinare problemi anche seri alla produzione e distribuzione di mangimi e di conseguenza a tutta la filiera alimentare dei prodotti di origine animale.

Assalzoo continuerà a monitorare la situazione e i suoi effetti sulla produzione nei mangimifici evidenziando che è cruciale per il Paese, in un momento di forte difficoltà, garantire l’operatività di tutta la filiera agroalimentare, in un settore dal quale non solo deriva una quota significativa del PIL e dell’export nazionale, ma che è necessario a garantire adeguati livelli di approvvigionamento.

 

 

 

Ufficio Stampa Assalzoo

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Assalzoo, l’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici, rappresenta l’industria

mangimistica italiana con un fatturato di oltre 7 miliardi di euro, circa 8.500 addetti, escluso

l’indotto, e una produzione che supera i 14 milioni di tonnellate.

 

 

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