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Tabacco, JTI rafforza il suo impegno con la filiera italiana: siglato un innovativo accordo triennale per supportarne crescita e sviluppo

È stato firmato l’accordo tra JTI, secondo player nel mercato italiano, e il Masaf, finalizzato all’acquisto da parte dell’azienda di tabacco italiano per i prossimi tre anni.

L’intesa, siglata alla presenza del Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, delle associazioni di categoria rappresentative degli agricoltori Confagricoltura e Cia, del Presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia, Didier Ellena, e del Corporate Affairs & Communications Director dell’azienda, Lorenzo Fronteddu, rafforza la volontà di JTI di investire sul territorio italiano.

Da oltre 10 anni, infatti, la società sostiene attivamente la filiera del tabacco con investimenti crescenti e con un supporto concreto all’innovazione e alla sostenibilità del comparto.

“Il futuro della filiera italiana del tabacco passa attraverso due concetti imprescindibili: sostenibilità e innovazione”, ha commentato il Sottosegretario al Masaf, Sen. Patrizio La Pietra. “Le centinaia di aziende italiane e le migliaia di lavoratori del settore, distribuite principalmente sul territorio di Umbria, Campania e Veneto, vogliono rimanere competitive sul mercato e per affrontare le sfide future che attendono il mondo dell’agricoltura, impegnato nella produzione di tabacco, sono necessari investimenti importanti e mirati. Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste è al fianco delle nostre aziende produttrici e dell’intera filiera in questo processo di innovazione e sostenibilità. Una vicinanza evidenziata dall’evento odierno, nel quale, presso la sede del Masaf, sono state convocate tutte le principali manifatture, per la sigla di un accordo foriero di investimenti che avranno una durata triennale, in grado quindi di garantire una progettualità di lunga durata alle aziende impegnate nella filiera tabacchicola italiana”.  


L’accordo, infatti, di durata triennale, sarà in grado garantire ancor più progettualità alle aziende impegnate nella filiera tabacchicola italiana e, di conseguenza, alle migliaia di lavoratori in essa impiegate.

Da sempre, JTI è attenta alle richieste provenienti dai produttori: un appello raccolto anche con la messa a punto di questa intesa, che consentirà loro una programmazione strategica di lungo periodo e una maggior stabilità economica.

L’accordo siglato, finalizzato a dare continuità agli investimenti nel comparto italiano del tabacco, si inserisce nel solco di una strategia più ampia da parte della società, che mira a coniugare sostenibilità economica, sociale e ambientale all’interno dei territori nei quali opera.

“JTI è da sempre accanto alla filiera e ne ascolta le criticità anche nei momenti più complessi”, ha infatti dichiarato Didier Ellena, Presidente e Amministratore Delegato della divisione italiana del Gruppo JTI. “Nel 2022 abbiamo contribuito a creare un contratto innovativo, con la finalità di attutire i rincari dei prezzi dell’energia sui produttori e i coltivatori. Oggi, con questo nuovo accordo, puntiamo ad offrire ulteriore stabilità al comparto e alle sue maestranze, assicurando loro progettualità e una sostenibilità economica di lungo respiro. La filiera italiana del tabacco è un settore di grande storia e tradizione, nota in tutto il mondo per la qualità della sua materia prima e per la modernità delle sue tecniche produttive.  E la firma di questa intesa è l’ennesima dimostrazione di quanto JTI voglia continuare a crescere in Italia e insieme all’Italia, nella speranza che essa rappresenti un passo ulteriore all’interno di un percorso ancora più ampio, fatto di sostenibilità, crescita e sviluppo per la nostra azienda e per tutto il comparto”.

“L’accordo tra il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e JTI, secondo player nel mercato italiano del tabacco, rappresenta un valido modello di collaborazione e sviluppo per il consolidamento e la competitività delle filiere agricole del nostro Paese e, nello specifico, farà bene al settore tabacchicolo italiano, dando linfa vitale a interi territori”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenendo al Masaf per la sigla dell’intesa che porterà all’acquisto, da parte di JTI, di tabacco italiano per i prossimi tre anni.

L’accordo, con Cia protagonista, coinvolgerà centinaia di aziende italiane e migliaia di lavoratori del settore, principalmente tra Umbria, Campania e Veneto.

“Abbiamo dimostrato di saper costruire insieme un progetto di importanza strategica per il comparto -ha aggiunto Fini-. Riuscire a mettere insieme la produzione, la trasformazione e la distribuzione è, adesso, fondamentale per poterci organizzare meglio all’interno della filiera e vendere meglio le nostre produzioni”.

Da Cia, i ringraziamenti al Masaf e, in particolare, al sottosegretario Patrizio La Pietra per aver fortemente contribuito al lavoro di squadra tra tutti gli attori della filiera e a JTI, rappresentata dal Presidente e AD di JTI Italia, Didier Ellena e dal Corporate Affairs & Communications Director dell’azienda, Lorenzo Fronteddu, per l’ampia disponibilità, anche nel comprendere le necessità del settore. “Grazie a questo accordo, che chiedevamo da molto tempo -ha aggiunto Fini- il settore potrà contare su un percorso di programmazione di lungo periodo e di puntuale progettualità necessario a rilanciare un intero sistema e un intero settore, ma anche territori e comunità che partecipano attivamente a fare del tabacco un’eccellenza del Made in Italy”.

Infine, per Cia, attraverso le parole del suo presidente nazionale, con l’accordo di oggi è stato definito “un chiaro punto di partenza, che poggia su valori fondamentali come la qualità e la garanzia del prodotto, la sostenibilità, prima di tutto economica per i produttori, e la capacità di innovazione, investendo in settori sfidanti e secondo gli input della transizione green”. 

“L’accordo sottoscritto tra il MASAF e JTI, un importante player nel mercato italiano del tabacco, sancisce la stretta collaborazione e un grande lavoro tra le Organizzazioni agricole e gli addetti nel settore, rafforzando la competitività sui mercati internazionali”. A dirlo è il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, all’indomani della sigla dell’intesa che porterà all’acquisto, da parte di JTI, di tabacco italiano per i prossimi tre anni.

Da oltre 10 anni la società sostiene attivamente la filiera del tabacco con investimenti crescenti e con un supporto concreto all’innovazione e alla sostenibilità del comparto.

L’accordo coinvolgerà centinaia di aziende italiane del settore, principalmente tra Veneto, Umbria e Campania.

“Ringraziamo il ministero dell’Agricoltura per aver supportato questo importante accordo che valorizza le nostre eccellenze, favorendo una sinergia tra tutti gli attori della filiera: chi produce, chi trasforma e chi distribuisce, rilanciando così un sistema produttivo importante nel nostro Paese, che dà lavoro a circa 25.000 addetti”, sottolinea Giansanti.

“Il tabacco è parte della storia del nostro Paese, sia per la produzione che per la filiera distributiva, un settore di qualità che merita di essere tutelato e su cui è importante investire per mantenere il primato di principale produttore nell’Unione europea – conclude il presidente di Confagricoltura –. Si tratta di una produzione strategica per la nostra agricoltura e per il Made in Italy, dobbiamo fare leva su questo per rilanciare l’economia nazionale, mantenendo alta la competitività sui mercati internazionali.” 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

JTI opera in oltre 130 paesi ed è uno dei maggiori produttori di tabacco e prodotti da vaping a livello internazionale. È proprietario di Winston, secondo brand di sigarette al mondo, e di Camel al di fuori degli Stati Uniti e detiene la maggiore quota di mercato per entrambi i brand. Tra i brand internazionali del gruppo figurano anche Benson & Hedges e American Spirit. JTI è anche uno dei principali player internazionali nel mercato del tabacco riscaldato con Ploom dal 2012. Con sede centrale a Ginevra, in Svizzera, JTI impiega oltre 40.000 persone in tutto il mondo ed è stata riconosciuta Global Top Employer per sette anni consecutivi. JTI è membro del Japan Tobacco Group of Companies. Per ulteriori informazioni visitare www.jti.com.

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