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SUR – Dopo due anni di tentennamenti, il Consiglio Ue chiede alla Commissione una valutazione d’impatto complementare

Il Consiglio europeo ha votato ieri a favore di una decisione con un messaggio chiaro rivolto alla Commissione europea: occorre condurre con urgenza una valutazione d’impatto complementare sugli effetti più ampi di una riduzione del 50% dei prodotti fitosanitari. Come richiesta di lunga data, il Copa e la Cogeca sostengono pienamente la richiesta del Consiglio e si rammaricano profondamente che ci troviamo ancora allo stesso punto dopo più di due anni di discussioni su Farm to Fork!

Il 22 giugno 2022, nell’ambito della strategia “Dal produttore al consumatore”, la Commissione ha presentato al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUR), che modifica il regolamento (UE) 2021/2115 . La proposta introduce obiettivi di riduzione giuridicamente vincolanti dell’Unione del 50% per l’uso e il rischio di pesticidi, obbligando gli Stati membri a fissare obiettivi di riduzione nazionali per raggiungere questo obiettivo generale.

Sin dalla pubblicazione della strategia Farm to Fork nel maggio 2020, il Copa e la Cogeca, insieme alle principali organizzazioni rappresentative della filiera agroalimentare, hanno chiesto una valutazione d’impatto completa degli effetti cumulativi che l’attuazione della strategia avrà, con particolare attenzione alla sicurezza alimentare.

A questo proposito il Copa e la Cogeca accolgono con favore la decisione adottata  dal Consiglio dell’UE secondo cui la “valutazione d’impatto che accompagna la proposta non tiene conto dei possibili impatti a lungo termine del regolamento proposto sulla sicurezza alimentare nell’Unione” e “il fatto che il la valutazione d’impatto è stata conclusa prima della guerra in Ucraina e della crisi dei prezzi dell’energia, dei fertilizzanti e dei prodotti alimentari, conferma ulteriormente tali preoccupazioni”.

Alla luce delle circostanze attuali, è fondamentale che le rese agricole rimangano stabili per produrre abbastanza prodotti di alta qualità ea prezzi accessibili. Per molti anni, la società ha dato per scontate la sicurezza alimentare e l’accessibilità economica. Gli impatti globali di ciò sono diventati una preoccupazione anche nell’UE, come dimostrano gli ultimi dati sull’inflazione annuale.

È deplorevole vedere che dopo anni di dibattito, e nonostante l’annuncio di uno studio sui “driver della sicurezza alimentare”, siamo ancora allo stesso punto, riconoscendo gli stessi appelli.

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