Politiche agricole

Riforma DOP e IGP: via libera al testo unico europeo

Via libera definitvo del Parlamento europeo alla riforma delle norme dell’Ue che regolano la protezione delle indicazioni geografiche per il vino, le bevande alcoliche e i prodotti agricoli.

Il nuovo regolamento, di cui è stato relatore l’eurodeputato dem Paolo de Castro, è passato con 520 voti favorevoli, 19 contrari e 64 astensioni e contiene anche misure per proteggere le indicazioni geografiche online, e conferire maggiori poteri ai produttori semplificando il processo di registrazione delle Ig. 

Durante i negoziati con gli Stati membri, i deputati hanno insistito affinché le autorità nazionali abbiano l’obbligo di adottare misure amministrative e giudiziarie per prevenire o fermare l’uso illegale delle IG, non solo offline, ma anche online. I nomi di dominio che utilizzano illegalmente le IG saranno chiusi o disabilitati tramite blocchi geografici (geoblocking). L’Ufficio dell’Ue per la proprietà intellettuale, EUIPO, istituirà un sistema di allerta a tal fine.

Le nuove norme stabiliscono inoltre che un’IG che designa un prodotto utilizzato come ingrediente può essere utilizzata nella denominazione, nell’etichettatura o nella pubblicità di un prodotto trasformato correlato, solo se l’ingrediente con simbolo IG è utilizzato in quantità sufficienti da conferire al prodotto trasformato una caratteristica essenziale, e se nello stesso prodotto non viene utilizzato nessun altro ingrediente paragonabile a quello con marchio IG. 

La percentuale dell’ingrediente IG dovrà essere comunque indicata su un’etichetta. Eventuali gruppi di produttori di tali ingredienti dovranno essere informati dai produttori del prodotto trasformato, e potranno formulare raccomandazioni sull’uso corretto dell’IG. 

L’ingresso in vigore del nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità – atteso per marzo – promette di rivoluzionare le dinamiche delle filiere produttive d’eccellenza, rafforzando il ruolo dei consorzi, proteggendo le denominazioni Dop e Igp e garantendo maggiore trasparenza per i consumatori.

Dal chiarimento delle menzioni tradizionali all’introduzione dell’obbligo di indicare il nome del produttore sull’etichetta, il regolamento intende porre fine alle pratiche indebite che hanno spesso danneggiato la reputazione delle IG europee. Inoltre, con una maggiore protezione dei domini internet e l’assegnazione di nuovi poteri per i consorzi, il testo unico mira a promuovere la competitività e la sostenibilità delle aree rurali europee, prefigurando uno sviluppo diffuso del settore agricolo e agroalimentare più integrato e redditizio.

“È ormai prossimo ad entrare in vigore, plausibilmente nel mese di marzo, il nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità, che contiene misure ambiziose di cui beneficeranno le nostre filiere produttive d’eccellenza” – ha commentato Paolo De Castro, relatore dell’Europarlamento per il nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp, in merito all’accordo raggiunto con i negoziatori di Consiglio e la Commissione Ue.

Grazie al forte mandato negoziale del Parlamento il nuovo regolamento farà evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza investire alcun fondo pubblico rafforzando il ruolo dei consorzi, la protezione di Dop e Igp, e la trasparenza verso i consumatori.

In particolare, verrà introdotto l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi Dop e Igp il nome del produttore; al contempo, verranno eliminate una volta per tutte quelle falle del sistema che hanno consentito di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre IG, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o del Prosek made in Croazia.

Viene infatti definitivamente chiarito come le richieste di registrazione di menzioni tradizionali, come quella del Prosek, non potranno più essere prese in considerazione, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp.

Nello specifico, i prodotti Dop e Igp beneficeranno di protezione ex-officio anche nel sistema dei domini internet, con un sistema di geoblocking immediato di tutti i contenuti illeciti. Nel caso in cui le IG siano utilizzate come ingredienti, sarà necessario informare il consorzio dell’utilizzo del prodotto.

Gli Stati membri che lo vorranno, potranno prevedere anche l’obbligo di autorizzazione scritta da parte dei consorzi di tutela a beneficio dei quali sono stati inseriti nuovi poteri, tra cui tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti, la programmazione produttiva con piani fino a sei anni e la promozione del turismo IG, esemplificato le norme per la registrazione e la modifica dei disciplinari di produzione.

Con l’entrata in vigore di questo provvedimento viene messa la parola fine anche su uno dei punti più discussi del regolamento, ovvero il ruolo dell’Ufficio europeo della proprietà intellettuale (Euipo): d’ora in avanti l’Euipo dovrà avere un ruolo consultivo e solo su questioni amministrative, mentre l’interlocutore dei produttori resterà la Commissione Ue, consolidando il legame tra i marchi della qualità europea e lo sviluppo delle aree rurali.

“Il nuovo testo unico per la qualità europea rappresenta l’unico atto legislativo di questa legislatura a supporto di un settore agricolo e agroalimentare più competitivo, sostenibile, integrato e, soprattutto, in grado di creare valore aggiunto a beneficio delle nostre aree rurali” – ha concluso Paolo De Castro, Presidente del Comitato Scientifico di Nomisma.

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