Politiche agricole

Per l’olio dichiarare lo stato di crisi del settore

Va dichiarato lo stato di crisi del settore olivicolo, sostenendo il ‘cash flow’ delle aziende fortemente debilitate, dal notevole calo delle quotazioni del prodotto e da problematiche fitosanitarie, come la Xyella che sta mettendo a dura prova l’economia del Salento. Le manifestazioni di protesta in Calabria, in concomitanza con l’incontro ministeriale, a cui hanno attivamente partecipato anche gli associati di Confagricoltura, dimostrano ancora una volta le estreme difficoltà, che necessitano di interventi efficaci”. Per la Cia-Agricoltori Italiani occorre disegnare insieme una nuova strategia per l’olio italiano è presupposto necessario allo sviluppo del settore. Dare risposte immediate per arginare gli effetti devastanti di Xylella e maltempo sull’economia delle aziende olivicole, la strada da imboccare subito, anche come freno alle pressioni dei mercati.

Per il presidente di Confagricoltura Giansanti andrà confermata la spesa di 5 milioni di euro per le aziende olivicole con il decreto ministeriale previsto nel pacchetto emergenze, che andrà pubblicato tempestivamente.

Ad avviso del presidente di Confagricoltura, che ha ringraziato il ministro Bellanova per l’approccio pragmatico, gli interventi da porre in essere per il settore olivicolo dovranno: prevedere  misure di sgravio degli oneri previdenziali, fiscali e creditizi; favorire la liquidità delle aziende tramite l’anticipazione degli importi dei pagamenti diretti accoppiati destinati al settore; facilitare il ricorso da parte dei produttori, in particolare nel Mezzogiorno, alle assicurazioni agevolate; valutare la possibilità di istituire la Commissione Unica Nazionale per stabilizzare le quotazioni; promuovere la ricerca e l’innovazione nel settore favorendo il miglioramento genetico, le tecniche di produzione, di lavorazione e di commercializzazione dell’olio di oliva; sostenere l’olio 100% italiano con opportune campagne di informazione.

Bene per Cia che si stia procedendo con il Dl emergenze, la cui attuazione piena, resta una priorità per salvare l’olivicoltura del Sud. Lo stanziamento di 300 milioni entro il primo gennaio 2020, previsto per la rigenerazione della Puglia, sarà, infatti, necessario a rimettere in moto il settore. Positivo, inoltre, che sia stato firmato il decreto per il fondo di solidarietà con riserva pari a 7,4 milioni, che vada avanti celermente il lavoro per riconoscere contributi alla ripresaproduttiva dei frantoi oleari in Puglia, con fondo da 8 milioni di euro e alle imprese del settore con risorse per 5 milioni.

Allo stesso tempo, evidenzia Cia, occorre chiudere l’attuazione del piano nazionale in corso, per passare ad una reale riforma strutturale già con la prossima programmazione mettendo al centro ricerca e innovazione, competitività e sostenibilità.

 

 

Condividi