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Potatoes Forever!: la sostenibilità parte dalla ricerca  

Cosa si cela dietro la bontà di uno dei prodotti più amati dagli italiani? Gli esperti di UNAPA – Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate, promotrice in Italia della campagna dell’Unione Europea Potatoes Forever! – e di tutte le O.P. che ne fanno parte si impegnano da sempre nel dare una risposta a questa domanda, facendosi anche divulgatori delle pratiche sostenibili che caratterizzano la produzione delle patate ed evidenziando l’impegno profuso da tutta la filiera nella ricerca e nel miglioramento sia dei processi sia delle varietà coltivate.

 

“Lo scenario attuale pone diverse sfide ai pataticoltori» spiega Fausto Bosca, direttore di UNAPA, «Da un lato, il cambiamento climatico rende necessario un crescente risparmio idrico, nonché lo sviluppo di un prodotto resistente agli stress e alle malattie; dall’altro, il consumatore pone sempre più attenzione a ciò che porta in tavola e richiede un prodotto certificato e di qualità. Da anni, noi professionisti italiani siamo impegnati nella ricerca di pratiche e prodotti sempre più sostenibili, di cui possiamo garantire la tracciabilità e il limitato impatto sull’ambiente. Essere ambasciatori italiani di Potatoes Forever! ci aiuta proprio in questo: far crescere la consapevolezza riguardo al settore italiano delle patate e rassicurare il consumatore sulla bontà del prodotto che decide di acquistare.

I campi sperimentali

La ricerca dei pataticoltori parte proprio da alcuni campi “speciali”, dove vengono testate nuove varietà di patate per osservarne l’adattamento a suolo e clima, la resistenza agli stress idrici, alle diverse fitopatologie (come la peronospora o gli elateridi) e valutarne il comportamento in fase di conservazione. Vengono introdotte anche tecnologie e tecniche all’avanguardia che, se efficaci, saranno adottate per favorire il miglioramento e l’innovazione della coltivazione.

L’attività sperimentale condotta in questi terreni risulta fondamentale per disseminare le novità nella filiera soprattutto in ambito di agricoltura di precisione, installando, ad esempio, sensori per monitorare il suolo utili nel controllo della temperatura, dell’umidità e nell’impiego razionale dei nutrienti, e a prevenire carenze nutrizionali e patologie delle piante. Tra gli obiettivi delle sperimentazioni, anche il miglioramento dell’automatizzazione dell’irrigazione, attraverso sistemi di precisione collegati ai sensori per ridurre gli sprechi idrici.

UNAPA organizza annualmente dagli 8 ai 10 campi prova presso le proprie associate dove vengono testati nuovi cloni varietali che gli istituti di ricerca genetica mettono a disposizione. Questi campi sono realizzati su tutto il territorio nazionale al fine di testare l’adattamento dei prodotti nei differenti contesti pedoclimatici. Nello specifico, i campi sono così distribuiti sul territorio: uno è presente in Friuli, cinque in Emilia, uno nel Lazio, uno nella piana del Fucino in Abruzzo, uno in Campania e uno in Calabria nella Sila.

I materiali testati in questi campi sono selezionati in funzione della destinazione di mercato, fresco o industria.  

A partire dal 2000, UNAPA ha infatti avviato, in collaborazione con importanti istituti di ricerca genetica nazionali ed esteri, un programma per la produzione di nuove varietà di patate. Questa attività ha comportato la realizzazione di campi sperimentali di I e II livello presso tutte le OP aderenti ad UNAPA. Il lavoro capillare realizzato negli ultimi vent’anni ha consentito di selezionare varietà che sono iscritte nel registro varietale europeo e divenute di grande interesse per gli agricoltori per il loro buon rendimento produttivo, ricevendo infine un ottimo apprezzamento dai consumatori per le ottime caratteristiche organolettiche, una volta immesse sul mercato.

Il ruolo di Potatoes Forever!

Grazie alla particolare attenzione che i pataticoltori italiani rivolgono alla coltivazione e alla riconosciuta eccellenza delle patate made in Italy, l’Unione Europea ha deciso di rendere l’Italia uno dei protagonisti della campagna Potatoes Forever!, il progetto triennale che mira a informare il consumatore finale riguardo all’eccellenza delle pratiche pataticole europee e a promuovere su tutto il territorio un’agricoltura sostenibile e di qualità.

 

Uno dei sei pillar alla base della campagna è, infatti, la riduzione dell’impatto climatico del tubero, che può avvenire solo utilizzando fin da principio patate da semina certificate, che abbiano già superato i test e garantiscano quindi un limitato effetto sul clima. L’accurato processo di selezione e la continua implementazione di tecnologie innovative permettono così di coltivare un prodotto gustoso, naturalmente resistente alle malattie, agli stress idrici e rispettoso dell’ambiente.

UNAPA

UNAPA (Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate) è stata fondata nel 1987, per volontà di sei associazioni di produttori, che desideravano avere un sistema organizzato nazionale per valorizzare e proteggere la filiera.

Oggi l’Unione è composta da 11 Organizzazioni di Produttori, ufficialmente riconosciute e operanti in tutte le maggiori aree pataticole nazionali, che complessivamente aggregano circa 9.000 aziende agricole.

UNAPA, oltre a essere l’Unione Nazionale, è l’unica Associazione tra le Organizzazioni dei Produttori (AOP) riconosciuta in Italia per il settore delle patate. Con una produzione pari a circa 240 mila tonnellate, rappresenta circa il 25% della produzione nazionale e, con una superficie investita complessiva di circa 5 mila ettari, copre il 17% della superficie nazionale pataticola, per un fatturato aggregato di circa 70.000.000 € e una VPC di circa 60.000.000 €.

Inoltre, anche se non direttamente presente, attraverso le proprie OP UNAPA è presente anche in altre regioni come la Sicilia, la Sardegna, la Toscana, l’Umbria e le Marche. Nel quadro dei marchi di eccellenza territoriali riconosciuti dall’ UE, le OP aderenti a Unapa commercializzano una quota prevalente (85%) delle patate vendute come DOP e IGP in Italia. Tale dato di mercato è possibile grazie alla forte presenza della produzione organizzata nelle 4 maggiori referenze nazionali: la DOP di Bologna e le IGP del Fucino, dell’Alto Viterbese e della Sila. 

L’adesione a UNAPA ha contribuito negli anni a consolidare i rapporti tra le varie realtà della produzione organizzata italiana favorendo la formazione di una filiera nazionale e, dunque, di un vero sistema agroalimentare della patata. Il risultato finale di questo lungo processo è la nascita di una Rete d’imprese denominata “Pataticoltori d’Italia”.

Potatoes Forever! 

Cofinanziata dalla UE, la campagna Potatoes Forever! è promossa in Italia da UNAPA, Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate, e in Francia da CNIPT, Comité National Interprofessionnel de la Pomme de Terre, con l’obiettivo di informare il consumatore sulle buone pratiche del settore e mettere in evidenza le azioni degli agricoltori in termini di produzione sostenibile e riduzione dell’impatto ambientale. La mission del programma è quella di migliorare la competitività del settore agricolo dell’Unione europea perseguendo molteplici obiettivi:

  • posizionare le patate come alimento prodotto in modo sostenibile;
  • aumentare la consapevolezza dei consumatori nei confronti delle patate, prodotto agricolo di eccellenza dell’Unione europea, e degli elevati standard di sostenibilità dei metodi di produzione delle patate nell’UE;
  • sottolineare i benefici nutrizionali garantiti dal consumo di patate.

Alla base del progetto, sei pillar: conservazione della biodiversità, riduzione dell’impatto su suolo e acqua, riduzione dell’impatto climatico, lotta allo spreco alimentare, tutela della tracciabilità dei prodotti e delle certificazioni di filiera, supporto ai produttori della filiera.

Il progetto – che nasce nell’ambito del Regolamento UE 1144/2014 – mira ad aumentare la consapevolezza nei cittadini dell’UE riguardo all’impegno dell’agricoltura europea e quindi della filiera delle patate nella transizione verso un modello di agricoltura più sostenibile, nella mitigazione dei cambiamenti climatici e nella preservazione della biodiversità, come previsto dalla strategia Farm to Fork promossa nel Green Deal dell’UE.

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