Nocciole: produzione non abbondante ma di buona qualità
In Piemonte le aziende che coltivano il nocciolo sono circa 9.000, concentrate prevalentemente in provincia di Cuneo, dove se ne contano 4.700 con oltre 16.000 ettari di noccioleti. La raccolta di quest’anno è ormai conclusa, evidenziando una sensibile variabilità nelle produzioni da zona a zona, ma, in generale, una diminuzione rispetto ai quantitativi dello scorso anno che erano comunque già ridotti rispetto alla media.
Anche in questo caso la causa principale è da ricercarsi nelle condizioni climatiche piuttosto sfavorevoli che hanno caratterizzato l’annata, con sensibili precipitazioni a inizio stagione, seguite da alte temperature, con picchi in luglio e agosto, che hanno causato mancanza di acqua e difficoltà nutrizionali per le piante. Si sono avuti anche attacchi di insetti, con la cimice asiatica rimasta attiva per periodi più lunghi proprio per le alte temperature.
La raccolta è però avvenuta in un periodo favorevole dal punto di vista climatico; quindi, la qualità è molto buona con nocciole di calibro adeguato, che danno un’ottima resa alla sgusciatura.
Sul fronte dei prezzi, il primo rilevamento di inizio ottobre dell’apposita Commissione della Camera di Commercio di Cuneo evidenzia quotazioni simili a quelle del 2022, ma la scarsità di produzione e il continuo aumento dei costi fanno sì che per le aziende sia sempre più difficile ottenere un’adeguata remunerazione. La nocciola Piemonte Igp è infatti oggi quotata a 7,30 euro a punto resa, mentre per essere sostenibile a livello economico e portare un piccolo margine di guadagno il prezzo dovrebbe partire da 9 euro a punto resa.