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Nasce il Distretto del cibo e della frutta tra 44 comuni piemontesi

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Lagnasco, nel salone del castello Tapparelli, è stato siglato l’atto costitutivo del Distretto del cibo della frutta, il più grande dei tre distretti del cibo del Piemonte, e fra quelli con più Comuni ed enti in Italia. Il Distretto del cibo della Frutta che vedrà coinvolti 44 sindaci di altrettanti Comuni e le associazioni del territorio identifica l’area a vocazione frutticola del Piemonte come principale centro di produzione a livello regionale e tra i più rilevanti a livello nazionale.

Hanno aderito in tutto 44 Comuni, 41 della provincia di Cuneo e tre (Cavour, Campiglione Fenile e Osasco) della Città Metropolitana di Torino. Saluzzo è al centro del Distretto ma ne fanno parte Cuneo, Savigliano e Fossano, fino a comprendere il Cuneese verso sud. Fanno parte del Distretto anche la Camera di commercio di Cuneo, Fondazione Agrion, Polo Agrifood, i rappresentanti dei produttori, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, le otto organizzazioni dei produttori presenti sul territorio (Coop Jolly, Eden Fruit, JoinFruit, Lagnasco Group, Ortofruit, Piemonte Asprofrut, Rivoira, Solfrutta), l’Associazione Pro Cavour, l’Associazione Pro Loco Lagnasco.

L’areale frutticolo distrettuale si sviluppa attualmente su oltre 16.000 ettari (15.288,38 ha in Provincia di Cuneo e 942,92 ha in Città Metropolitana di Torino), complessivamente in incremento negli ultimi 10 anni (+ 13,89%). Sono presenti le otto organizzazioni dei produttori e sono operativi oltre 7.000 addetti diretti, a cui si aggiungono quasi 14 mila lavoratori stagionali.
Il comparto evidenzia un forte orientamento verso la produzione di frutta per il consumo fresco; le specie più rappresentate sono mele, kiwi, nettarine, pere, susine e pesche.Ma anche le produzioni di frutta in guscio tra cui, soprattutto, il castagno e il nocciolo, quest’ultimo in forte crescita. Nel territorio di Distretto ricadono quasi l’87% dei meleti coltivati in Piemonte, il 97% delle nettarine, oltre il 76% delle coltivazioni di kiwi, poco meno del 74% dei pereti, il 72% dei susini e il 42% dei pescheti.
Il Distretto del cibo della Frutta  è stato ufficialmente  riconosciuto dall’Assessorato regionale all’Agricoltura. “La nascita del nuovo distretto è il risultato del lavoro di concertazione tra i soggetti protagonisti del comparto locale e permette di valorizzare il principale centro frutticolo regionale da cui provengono i due terzi di tutta la produzione piemontese – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa – Ora abbiamo un ulteriore strumento che permette di agire in modo coeso sia nello sviluppo di strategie a favore del sistema frutta locale e del territorio rurale, sia nell’affrontare le criticità”.

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