Indici Crefis di redditività suini

In giugno, i prezzi dei suini da macello, sul mercato nazionale, hanno toccato un nuovo minimo storico. L’ulteriore diminuzione dei prezzi dei suini da macello pesanti, che hanno toccato il minimo storico, e il con- temporaneo aumento delle quotazioni del mais, hanno ulteriormente spinto verso il basso la redditività degli allevatori di suini italiani, con una variazione del -3,4% rispetto al mese precedente ed una del -25,0% rispetto a giugno 2019. Per trovare un livello di reddittività inferiore si deve tornare al mese di maggio del 2013.

Alla flessione di redditività degli allevatori italiani è corrisposto un aumento dell’indice Crefis di redditività dell’attività di macellazione, che in giugno ha toccato nuovi livelli record. La variazione rispetto al mese precedente è stata del +2,8%, mentre rispetto allo scorso anno del +21,4%. L’andamento è stato favorito dalla diminuzione di prezzo dei suini da macello che ha compensato il calo, più contenuto, subìto da cosce fresche e lombi. Va considerato che, mentre all’ini- zio della pandemia si è registrato un ral- lentamento delle macellazioni, nelle ultime settimane queste macellazioni sono tornate ai livelli pre-Covid.

La diminuzione del prezzo dei prosciutti di Parma stagionati e l’aumento delle cosce fresche avvenuto 12 mesi fa ha portato ad una riduzione della reddittività dei produttori di prosciutti pesanti DOP: -0,1% per entrambe le tipologie di peso.

Ancora in calo, in giugno, anche la reddittività degli stagionatori di prosciutti NON DOP, sia per quelli leggeri (-1,8%) che per quelli pesanti (-1,6%). •A livello di prezzi, in giugno, sono diminuiti sia i prezzi dei suini da ma- cello che quelli da allevamento. In flessione anche le quotazioni delle cosce fresche, mentre sono rimasti stabili, a livelli molto bassi, i prezzi dei prosciutti di Parma stagionati. In parti- colare, per i suini da macello, per quelli da allevamento e per le cosce fresche destinati a crudi DOP, le attua- li quotazioni sono le più basse da quando le rispettive CUN sono attive. • Nel periodo gennaio – marzo 2020 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale pari a -232,1 milioni di euro, dato in peggioramento di ben 101,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è stato determinato da un forte aumento delle importazioni in valore.
Anche negli USA il calo di prezzo subìto dai suini ha portato ad una forte riduzione della reddittività degli allevatori USA, scesa del -19,3% rispetto al mese prece- dente; risulta ancora più marcata la differenza rispetto allo scorso anno, pari al – 59,0%.
In maggio (ultimo dato disponibile) la redditività degli allevatori europei è diminuita del -9,9% rispetto ad aprile, a causa del calo di prezzo fatto registrare dai sui- ni da macello europei, che non ha con- sentito di sfruttare il momento favorevole dal punto di vista delle materie prime per l’alimentazione. Tale andamento ha portato ad una riduzione anche in termini tendenziali: -9,0%.

Indici Crefis di redditività: giugno 2020.

(1) L’indice Crefis dell’allevamento dell’Unione Europea fa riferimento al mese di marzo (ultimo dato dispo- nibile), di conseguenza le variazioni sono calcolate rispetto a marzo 2020 e aprile 2019.
Fonte: elaborazioni Crefis su dati CCIAA Milano, Commissione Ue, FAO, CUN suini e tagli.

Indice Crefis di redditività dell’allevamento.

Fonte: elaborazioni Crefis su dati CUN e borsa merci Milano. Indice Crefis di redditività della macellazione.

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