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Le Mele del Trentino ottengono il riconoscimento Igp europeo

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Europea del relativo Regolamento di esecuzione, la Commissione europea riconosce ufficialmente il marchio di indicazione geografica protetta per le mele del TrentinoIGP e delle Specialità tradizionali garantite (Stg) contro imitazioni e falsi.  Il nuovo riconoscimento, che sarà in vigore dal 20 luglio prossimo. Riguarda otto varietà di mele prodotte sul territorio. Si tratta di un riconoscimento importante in sede europea della qualità e reputazione delle mele trentine.
“Un importante riconoscimento per un’altra delle tante eccellenze made in Italy – commenta Il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova -l’Italia conferma ancora una volta la sua leadership europea nei prodotti di qualità certificata, a riprova della forza competitiva del made in Italy nel mondo.  Con un trend di crescita ininterrotto nel corso degli ultimi dieci anni, le Dop e Igp rappresentano un traino rilevante dell’agroalimentare italiano, su cui incidono per il 20%, superando i 16.2 miliardi di euro di valore alla produzione, come ha recentemente rilevato il Rapporto 2019 Ismea – Qualivita”.
“E’ un attestato all’impegno ed alla reputazione di tanti melicoltori di un distretto produttivo di eccellenza, che è conosciuto ed apprezzato anche all’estero, assolutamente competitivo”  ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti: “L’Italia – ha sottolineato Giansanti – ha una melicoltura di alta qualità riconosciuta dalle molteplici DOP e IGP riconosciute a Mela Alto Adige o Sudtiroler Apfel, Mela di Valtellina, Mela Val di Non, Mela Rossa Cuneo, Melannurca Campana ed ora, finalmente, anche Mele del Trentino. In particolare il solo Trentino (con attivi i consorzi Melinda e La Trentina) garantisce il 20% della produzione nazionale di mele, con oltre 440 mila tonnellate di prodotto.
“L’esperienza italiana legata alle Dop e Igp rappresenta un patrimonio molto ricco non solo dal punto di vista economico ma anche territoriale e culturale, volano per lo sviluppo dell’economia locale e territoriale. Bisogna sempre tenere a mente come un prodotto locale, un’eccellenza o una tipicità enogastronomica del nostro territorio, è una risorsa su cui può e deve contare il nostro Paese.  Un prodotto Dop, Igp, Stg più di ogni altro riesce a rappresentare all’estero, anche a migliaia di chilometri da dove è nato, la nostra identità, le radici della nostra cultura, le nostre più profonde tradizioni. La capacità di legare tradizione e innovazione”, conclude il ministro.

 

 

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