Zootecnia

Indici Crefis di redditività dell’allevamento suini

Nell’ultimo mese la redditività degli allevatori impegnati nel CICLO CHIUSO è ulteriormente migliorata (+0,7% rispetto a marzo), restando anche al di sopra dei livelli fatti registrare nello stesso periodo dello scorso anno (+26,5%).

Nonostante un calo dei prezzi dei suini da macello pesanti (-1,0% su base congiunturale), il rallentamento delle quota- zioni delle spese per l’alimentazione sui- na ha consentito un miglioramento della redditività di questa tipologia di allevato- ri.

Continua anche in aprile la crescita della redditività degli allevatori impegnati salita del +2,7% rispetto a marzo e del +37,2% nei con- fronti dello scorso anno. L’ulteriore aumento dei prezzi dei suini di allevamento di 7 kg (che hanno raggiunto il livello record di 81,583 euro/capo) ed il rallentamento dei prezzi di alcune commodity utilizzate per la loro alimentazione hanno favorito questa tipologia di allevatori.

In ripresa anche la redditività degli allevatori impegnati nella fase di svezzamento, con una crescita del +5,3% rispetto a marzo. Nonostante questo incremento, l’attuale livello di redditività risulta comunque al di sotto del rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (- 0,9%). La ripresa della redditività di questi allevatori va ricercata nell’aumento di prezzo dei suini d’allevamento di 40 kg (+4,4% rispetto a marzo), che ha compensato il maggior esborso sostenuto per l’acquisto dei suinetti di 7 kg ad inizio del ciclo produttivo.

Un miglioramento (+2,4% rispetto a marzo) ha interessato anche la redditività degli allevatori impegnati nella fase di ingrasso , grazie all’aumento di prezzo dei suini da macello pesanti ed il rallentamento dei prezzi delle materie prime utilizzate per l’alimentazione sui- na. Resta positiva anche la variazione tendenziale, pari al +3,7%.

In aprile (ultimo mese disponibile) la redditività degli allevatori europei è cresciuta del +8,2% su base congiuntura- le e del +24,6% in termini tendenziali (ovvero rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Tale andamento deriva dall’ulteriore rallentamento dei prezzi delle materie prime utilizzate per l’alimentazione degli animali e dall’aumento dei prezzi dei suini europei cresciuti del +4,9% rispetto al mese precedente.

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