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I prezzi di mais e orzo sono ulteriormente calati

I prezzi di mais e orzo, in settembre,  sono ulteriormente calati rispetto al mese precedente toccando i valori più bassi dell’anno, mentre sono leggermente aumentate le quotazioni della soia.

Da quanto riportato da Crefis a Milano, i prezzi del mais sono diminuiti del -1,5% per il prodotto nazionale (176,5 euro/t) e del -2,8% per quello comunitario (180,0 euro/t). In flessione anche il prezzo del cereale statunitense (- 4,5%), che è stato scambiato a 142,3 euro/t, così come quello francese (- 4,4%), il cui dato medio mensile è stato pari a 164,9 euro/t. Le variazioni tendenziali sono risultate tutte negative ad eccezione del mercato statunitense (+7,0%).

Alla borsa merci di Milano, il prezzo medio mensile della soia nazionale è rimasto fermo a 340,0 euro/t rispetto ad agosto, mentre il prodotto estero è salito a 346,3 euro/t (+0,2%). Variazione congiunturale positiva si è registrata anche in Brasile (+0,9%), dove la soia è stata scambiata a 300,1 euro/t, mentre il dato medio mensile della soia statunitense è salito a 295,8 euro/t (+0,9%). Le variazioni tendenziali sono risultate tutte positive ad eccezione del Brasile (-4,0%).

Nell’ultimo mese i prezzi dell’orzo scambiato a Milano sono scesi a 182,0 euro/t per il prodotto comunitario (-1,9% la variazione congiunturale), mentre la quotazione del prodotto nazionale è rimasta ancora ferma a 172,5 euro/t. In flessione anche i prezzi sul mercato francese (-1,6%), che ha raggiunto i 155,5 euro/t, e sul mercato statunitense dove il prezzo si è fermato a 104,3 euro/t (- 15,3%). Negative le variazioni tendenziali, ad eccezione dell’orzo statunitense (+1,8%).)

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