Mercati

Commercio estero nazionale di suini e carni suine

Nel periodo gennaio-novembre il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale pari a -400,8 milioni di euro, in peggioramento di oltre 404 milioni di euro ri- spetto allo stesso periodo dell’anno precedente a causa della continua e netta crescita dell’import (+24,1% a valore). •Nei primi undici mesi del 2022, le esportazioni hanno raggiunto quasi 2 miliardi di euro, valore che ha registrato un incremento del +3,2% in termini tendenziali e a cui è corrisposto un quantitativo di 305,3 mila tonnellate (-8,8%); in aumento del +13,1% il valore medio unitario delle spedizioni nazionale, pari 6,54 €/kg. I prosciutti crudi disossati rimango- no il prodotto maggiormente esportato con un valore pari a 802,1 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente dell’8,6%; in rialzo anche il corrispettivo volume (+3,3%), che è stato pari a 63,2 mila tonnellate, mentre il relativo valore medio unitario è aumentato del +5,1%, restando uno dei più elevati tra quelli dei prodotti considerati (12,69 euro/kg). Altre voci merceologiche di rilievo sono le “salsicce e salami stagionati” (452,7 milioni di euro) e i prosciutti cotti (163,8 milioni di euro), prodotti che hanno registrato entrambi un aumento rispetto all’anno precedente (+9,0% e +7,6% in valore, rispettivamente); significativi anche gli invii di “mortadelle, wurstel, cotechini e altri salami cotti” (quasi 160 milioni di euro), anch’essi in rialzo su base annua (+3,8%).

Per i principali paesi di destinazione delle spedizioni nazionali, nei primi undici mesi del 2022 la Francia si conferma in prima posizione grazie ad un valore di 343,9 milioni di euro, seguita dalla Germania con un export pari a 339,5 milioni di euro; i due mercati, insieme, rappresentano oltre un terzo delle esportazioni italiane in valore di suini, carni suine e salumi. Seguono, per importanza, Stati Uniti (199,9 milioni di euro) e Regno Unito (175,8 milioni di euro), mentre il confronto tendenziale conferma un incremento del valore dell’export verso tutti i mercati considerati, con la sola eccezione della Germania, in leggera flessione (- 0,6%) rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2021. In particolare, da evidenziare sono le variazioni di Spagna (+22,5% in valore), Stati Uniti (+20,9%), Canada (+19,1%) e Francia (+15,0%).

Dal lato delle importazioni, nel periodo gennaio-novembre 2022 queste sono state pari a 2,40 miliardi di euro circa, in netta crescita (+24,1%) in termini tendenziali e corrispondenti ad un volume di 1,03 milioni di tonnellate (+2,5%). Le cosce suine fresche, il prodotto maggior- mente acquistato dall’Italia all’estero, hanno raggiunto un valore di quasi 1,03 miliardi di euro, dato in aumento del +24,9% rispetto all’anno precedente; andamento piuttosto stabile, invece, per il relativo quantitativo importato (+0,2%), corrispondente a 507,8 mila tonnellate, mentre il relativo valore medio unitario è cresciuto del +24,6%.

La quasi totalità degli acquisti nazionali è avvenuta sul mercato comunitario, con la Germania che ha rappresentato il 30,6% delle importazioni italiane in valore, grazie ad un dato di 732,9 milioni di euro. Seguono, per importanza, i Paesi Bassi (408,4 milioni di euro), la Spagna (406,7 milioni di euro) e la Danimarca (314,5 milioni di euro). In termini tendenziali, la maggior parte dei paesi si è mostrata in significativa crescita rispetto ai primi undici mesi del 2021, con gli incrementi più importanti a carico di Ungheria (+74,3% in valore), Belgio (+59,3%), Spagna (+43,7%) e Paesi Bassi (+42,3%).

Per quanto riguarda l’acquisto all’estero di suini vivi, nel periodo gennaio – novembre esso è stato pari a 1,19 miliardi capi, numero che ha registrato un incremento del +13,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I suinetti hanno rappresentato quasi la metà dei capi importati e hanno evidenziato un andamento tendenziale in crescita del 2,0%.

Considerando il solo mese di novembre 2022, il saldo finale del commercio este- ro dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi è risultato pari a -50 milioni di euro circa, dato in lieve migliora- mento rispetto al mese precedente (+12,9 milioni di euro), ma di gran lunga peggiore rispetto a novembre 2021 (- 64,0 milioni di euro).

Le esportazioni mensili sono risultate pari a 200,5 milioni di euro, valore in aumento del +7,0% in termini congiunturali e del +2,8% in termini tendenziali. Il corrispettivo in volume inviato all’estero è stato di 27,5 mila tonnellate (+1,1% rispetto ad ottobre); in crescita anche il relativo valore medio unitario (+5,8%), che è risultato pari a 7,29 euro/kg. Le Importazioni volume sono invece risultate pressoché invariate rispetto al mese precedente (+0,1%) e pari a circa 93,6 mila tonnellate; negativa la variazione tendenziale (-8,2%). Il valore corrispondente   è risultato pari a oltre 250 milioni di euro, stabile rispetto ad ottobre 2022 ma molto più alto rispetto a novembre 2021 (+38,4%).

A ciò è corrisponde un netto aumento del valore medio unitario delle importazioni   (+50,7%), che è salito a 2,68 euro/kg.

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