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Cina, aperta un’indagine antidumping sulla carne di maiale Ue

La Cina ha aperto un’indagine antidumping sulle importazioni di carne suina e prodotti a base di  carne di maiale dall’Unione europea, in risposta a una richiesta “formalmente presentata dalla China Animal Husbandry Association per conto dell’industria suina nazionale. nella sua prima mossa di ritorsione contro le nuove tariffe di Bruxelles sui veicoli elettrici cinesi. Secondo il ministero del Commercio cinese, i prodotti oggetto dell’indagine comprendono carne di maiale fresca, fredda e congelata, frattaglie di maiale, grasso di maiale senza carne magra, nonché intestini, vesciche e stomaci di maiale. Il periodo di indagine sul dumping sulle importazioni va dal 1° gennaio al 31 dicembre dello scorso anno, mentre il periodo per la valutazione dei danni industriali copre quattro anni dal primo giorno del 2020 fino al termine del 2023. A partire dal 17 giugno l’indagine durerà non più di un anno, ma potrebbe essere prorogata per altri sei mesi. L’Ue si era preparata alla risposta di Pechino, e le Case automobilistiche tedesche temevano particolarmente di essere prese di mira. L’indagine potrebbe avere un impatto più diretto su Paesi Bassi, Danimarca e Spagna, tra i maggiori fornitori di carne suina alla Cina. Le eventuali restrizioni sull’Ue andrebbero a vantaggio dei fornitori del Sud America, degli Stati Uniti e della Russia, che solo di recente hanno iniziato a esportare carne di maiale in Cina. L’impatto sui consumatori cinesi sarebbe tuttavia limitato, ha affermato un analista con sede a Hong Kong, perché le importazioni rappresentano una piccola percentuale del consumo di carne suina del Paese.

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