Zootecnia

Apicoltura settore strategico

“L’apicoltura è un settore strategico per l’agricoltura nazionale e riveste una grande importanza dal punto di vista economico e ambientale; all’apicoltura, infatti, va riconosciuta la funzione fondamentale di base del sistema agricolo, poiché è grazie al servizio di impollinazione svolto dagli insetti pronubi che viene ottenuta una grandissima parte delle produzioni agricole. Le api, inoltre, hanno un imprescindibile ruolo nella tutela e nella preservazione della biodiversità, rappresentando degli ‘indicatori’ naturali di impatto dell’inquinamento ambientale”.

Lo hanno sottolineato i rappresentanti del coordinamento di Agrinsieme, che riunisce CiaAgricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, intervenendo in audizione davanti alla commissione agricoltura del Senato della Repubblica nell’ambito dell’esame dell’affare assegnato sulle problematiche dell’apicoltura.

“Per tali ragioni, è fondamentale individuare e promuovere misure che favoriscano lo sviluppo dell’apicoltura, che da diversi anni vive un momento di forte crisi, a causa del quale si produce meno miele del fabbisogno nazionale e si importano migliaia tonnellate di prodotto dall’estero, spesso adulterato. Per questo è importante implementare i controlli ufficiali sul prodotto importato”, ha fatto notare Agrinsieme.
“Per sostenere il settore è necessario mettere mano al sistema fiscale, prevedendo un’aliquota iva agricola anche per servizi di impollinazione, pappa reale e polline. È altresì importante valorizzare il sistema associativo, sulla falsariga di quanto fatto con l’ortofrutta, mirando al contempo a tutelare e valorizzare l’apicoltura attraverso degli incentivi per i produttori agricoli, da inquadrare nell’ambito dei PSR”, hanno suggerito i rappresentanti di Agrinsieme.
“L’apicoltura, inoltre, è sempre più esposta ai cambiamenti climatici e ai loro disastrosi effetti e sconta una grande debolezza verso alcune delle peggiori calamità naturali provenienti dall’estero, quali i parassiti dell’alveare come l’Aethina T. e la Vespa Velutina. Tali parassiti, infatti, rischiano di compromettere seriamente gli alveari, già indeboliti dall’aumentata aggressività della Varroa, e insieme alle mutate condizioni climatiche sempre meno favorevoli hanno assestato un colpo durissimo alle nostre api. Per questo è indispensabile studiare e introdurre adeguate misure di sostegno assicurativo al sistema”, hanno concluso i rappresentanti del Coordinamento.
Inoltre una delegazione della Federazione Apicoltori Italiani (FAI), guidata dal presidente Raffaele Cirone, ha preso parte ad un seminario sul tema “Sfide per l’Apicoltura Europea – Soluzioni di lungo termine”, organizzato in seno al Parlamento Europeo. La FAI ha discusso di rapporti tra agricoltura e apicoltura, della necessità di incrementare i pascoli utili per gli impollinatori, dell’avvio di campagne di comunicazione istituzionale sulla utilità delle api mellifere e dei loro prodotti per la sostenibilità alimentare del Pianeta, di incremento delle risorse che l’Unione Europea destina al comparto all’apicoltura.
“Il livello di attenzione delle Istituzioni comunitarie verso l’apicoltura si è andato intensificando ed è richiesta una nostra attiva partecipazione alla formazione dei principali dossier – ha detto Cirone – che deputati e rappresentanti della Commissione europea sono chiamati a definire su una materia molto tecnica, ma di crescente attualità quale la tutela delle Api mellifere e degli altri insetti impollinatori. Colpisce la determinazione dei due Commissari europei che sui temi richiamati dalla delegazione italiana hanno dato esplicite assicurazioni sull’opportunità di riconoscere la dimensione sociale dell’apicoltura, sulla volontà di trasferire maggiori risorse agli allevatori di api, sull’avvio di più stringenti controlli alle frontiere dell’Unione per garantire i parametri di qualità dei mieli di importazione”.

 

 

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