Una bottiglia di vino su quattro consumata in Svizzera è italiana
In Svizzera i vini italiani si sono ancora una volta confermati i favoriti dalla popolazione. Se sino alla fine del millennio i vini francesi erano in testa alla lista delle preferenze, da ormai oltre vent’anni i produttori italiani sono diventati i protagonisti sul mercato svizzero.
L’anno scorso dall’Italia sono stati importati in Svizzera 744.358 ettolitri di vino, quasi il doppio rispetto alla quantità proveniente dalla Francia. Quasi tre quarti dei vini italiani importati sono dei rossi. Il resto si divide in parti quasi uguali tra bianchi e spumanti. Da sottolineare anche che i produttori italiani dominano il mercato degli spumanti: ben il 62% di questi tipi di vini venduti in Svizzera provengono dall’Italia.
La supremazia tricolore si conferma anche per quanto concerne il consumo (la cifra è diversa rispetto a quella delle importazioni, poiché parte del vino importato finisce nelle scorte): seppur in calo del 10,8% rispetto al 2021, i vini italiani continuano a surclassare nettamente francesi e spagnoli.
Rispetto a pesi come Germania, Stati Uniti o Regno Unito, il mercato elvetico assorbe un volume decisamente inferiore dell’export italiano. Rappresenta infatti circa un settimo del peso di quello tedesco e un quinto di quello statunitense.
Nel 2022 la popolazione svizzera ha consumato 237 milioni di litri di vino, il 7% in meno rispetto all’anno precedente. Dopo un’annata 2021 contraddistinta da una leggera crescita del consumo di vino, l’anno scorso la tendenza al ribasso ormai in atto da anni è proseguita. Se all’inizio degli anni 2000 in Svizzera si bevevano circa 300 milioni di litri di vino all’anno, nel 2022 le vendite si sono attestate a quota 237 milioni. E questo con una popolazione che in vent’anni è passata da 7,2 milioni di abitanti a ormai quasi 9 milioni.