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Trattamenti fitosanitari accurati migliorano la qualità dell’uva e l’ambiente

 Sono stati oltre 60 i partecipanti al workshop Innosetasull’innovazione nel settore dei trattamenti fitosanitari in vigneto che si è svolto all’Ampelion di Alba.

Innoseta è un progetto di cooperazione con partner internazionali, tra i quali l’Università di Torino e Confagricoltura, finanziato nell’ambito del programma per la ricerca e l’innovazione Horizon 2000. Tema del progetto sono le attrezzature, la formazione e la consulenza nel campo dei trattamenti fitoiatrici; obiettivo è promuovere lo scambio di idee e informazioni fra l’industria, la ricerca e il mondo agricolo con un network tematico in grado di colmare il divario esistente tra la disponibilità di nuove tecnologie per la protezione delle colture e le pratiche agricole adottate a livello europeo.  Nel corso della giornata, alla quale hanno partecipato viticoltori e tecnici, sono stati trattati i temi dell’aumento della qualità e dell’accuratezza della distribuzione dei prodotti fitosanitari, il contenimento della deriva, la riduzione dei rischi di inquinamento ambientale e per la salute dell’operatore nelle operazioni di riempimento, miscelazione e lavaggio. Dopo gli interventi introduttivi di Daniele Rossi, responsabile ricerca e innovazione di Confagricoltura nazionale e dei direttori delle Unioni Agricoltori di TorinoErcole Zuccaroe di Cuneo Roberto Abellonio, sono stati docenti e ricercatori ad affrontare nello specifico, con relazioni e dimostrazioni pratiche in magazzino e in vigneto, i temi della giornata, con gli interventi del professor Paolo Balsari, ordinario di meccanica agraria, del professore associato Fabrizio Gioelli, del ricercatore dottor Marco Grellae del dottor Paolo Marucco, tutti del Disafa – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. “Dall’incontro– ha commentato Daniele Rossi di Confagricoltura – sono emerse valutazioni e indicazioni utili per l’ulteriore implementazione del progetto, partendo dalle domande degli agricoltori e dei tecnici, tutte improntate al miglioramento della qualità delle operazioni di difesa del vigneto, con l’obiettivo di diffondere le buone pratiche per favorire una miglior sostenibilità ambientale”. 

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