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Sorgo, valida alternativa per le semine primaverili

“Assenza di Ogm, salubrità del raccolto, costi colturali contenuti, interessante redditività per i produttori, molteplici utilizzi non ultimo l’alimentazione umana. Sono solo alcuni dei molteplici vantaggi che la coltura del sorgo è in grado di offrire a tutti gli attori della filiera produttiva, rispetto ad altri cereali primaverili attualmente ben più conosciuti e coltivati”.

Le tante potenzialità del sorgo, il quinto cereale per importanza al mondo, sono ben note a Rv Venturoli, società sementiera di Pianoro (BO). Spiega Vittorio Venturoli, amministratore delegato di Rv Venturoli: “La nostra impresa può a buon diritto fregiarsi del titolo di pioniere della coltura in Italia. Fin dai primordi della sua introduzione nel nostro paese (oltre 40 anni fa) siamo sempre stati convinti della validità tecnica ed economica di questa specie, e in tutti questi anni ci siamo strenuamente battuti affinché il sorgo raggiungesse quella diffusione capillare che a nostro avviso meriterebbe ma che al momento non è ancora stata adeguatamente raggiunta”.

Il sorgo è il quinto cereale al mondo in ordine d’importanza commerciale dopo mais, riso, grano e orzo. In Europa l’Italia è il primo paese produttore con oltre 313.000 tonnellate, seguono Ucraina, Francia, Spagna, Romania e Bulgaria. (Fonte dati Faostat). Nel nostro paese, attualmente, la superficie dedicata alla coltivazione del sorgo da granella si attesta attorno ai 45.000 ettari, concentrati soprattutto in Emilia Romagna (province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Basso Ferrarese), nelle aree pedecollinari delle Marche e nel Basso Piemonte (Alessandria).

“Per le imprese agricole – continua Venturoli – i vantaggi economici della coltivazione del sorgo risultano evidenti, e vanno da un uso più limitato di mezzi tecnici rispetto ad altre coltivazioni, alla rusticità ed adattabilità a qualsiasi tipo di ambiente, alle limitate esigenze idriche, aspetto quest’ultimo particolarmente rilevante in tempi di cambiamento climatico, con periodi di forte siccità. Le potenzialità per un incremento delle superfici coltivate in Italia ci sono tutte e dovrebbero in particolare essere sfruttate dalle imprese agricole, sempre alla ricerca di alternative colturali in grado di garantire ottimali risultati economici anche in un quadro di sostenibilità ambientale”.

 

RV-Venturoli è una società sementiera bolognese leader di mercato nei frumenti ibridi, nella soia e nei cereali come sorgo, frumenti e mais. Una azienda di successo su basi famigliari fin dal 1932 quando Luigi Venturoli decise di iniziare la produzione e commercializzazione di sementi di cereali. L’azienda fin dall’inizio si impegnò per elevare la qualità dei prodotti ai massimi livelli, tanto che nella tenuta di San Rossore, di proprietà del Re d’Italia, veniva coltivato il frumento Venturoli. Oltre 40 anni fa l’azienda iniziò una storica collaborazione con la ditta francese Semences de Provence lanciando in Italia la coltura del sorgo da granella di  cui tuttora è leader di mercato. Nel 2006  Rv-Venturoli  fu protagonista di una rivoluzione nel mondo sementiero italiano col lancio – in collaborazione col gruppo tedesco Saaten Union – dei frumenti teneri ibridi , una grande innovazione tecnologica che garantisce più produttività, più sanità, più stabilità produttiva e più rusticità alle piante. Oggi circa 1500 imprese agricole del Nord, Centro e Sud Italia seminano con successo i frumenti ibridi Venturoli su una superficie complessiva di oltre 10.000 ettari in continua ascesa. La società – sede a Pianoro alle porte di Bologna- è diretta da Vittorio Venturoli e dalla moglie Reinhild End.

 

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