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Riconoscimento cavallo siciliano

 

L’Associazione Nazionale Allevatori delle Razze Equine ed Asinine Italiane (ANAREAI) comunica che con Decreto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, lo scorso 28 febbraio 2024 è stato ufficialmente riconosciuto il Cavallo Siciliano quale razza inserita nel Programma Genetico per la Conservazione delle Razze Equine ed Asinine Italiane a Limitata Diffusione, del cui svolgimento è incaricata l’ANAREAI. Il Programma Genetico è lo strumento per la conservazione, la tutela e la valorizzazione delle razze autoctone a limitata diffusione, nel quale vengono registrate le informazioni genealogiche dei soggetti iscritti al fine primo della loro conservazione, ma anche per il mantenimento della loro variabilità genetica, promuovendone al contempo la valorizzazione economica.

Dopo anni di attesa, il riconoscimento della razza Cavallo Siciliano è quindi ufficiale, dando la giusta dignità ad una realtà allevatoriale che fonda le sue radici nella cultura millenaria del cavallo in Sicilia, tra le più rilevanti tra le tradizioni equestri oggi note. È doveroso riconoscere che il risultato oggi ottenuto da ANAREAI non sarebbe stato raggiunto senza il lavoro di censimento, studio e monitoraggio di questo tipo genetico autoctono svolto negli ultimi decenni a più riprese dalle Istituzioni Regionali Siciliane, dalle Università locali, dall’Istituto di Incremento Ippico per la Sicilia e soprattutto per la costanza ed il presidio dell’associazione ARACSI–Associazione Regionale Allevatori del Cavallo Siciliano, costituitasi nel 2000 per volontà di alcuni allevatori che hanno creduto in questa razza da sempre presente in Sicilia. E’ stato così portato avanti un piano di allevamento che ha consentito di avere oggi sui Cavalli Siciliani una omogeneità di caratteri fenotipici tale da poter esser distinti dalle altre razze presenti in Sicilia e, quindi, di esser ufficialmente riconosciuti secondo le normative vigenti.

A brevissimo verrà organizzato un convegno che coinvolgerà tutti i principali attori che hanno reso possibile il raggiungimento di questo fondamentale traguardo, per la giusta divulgazione di questa importantissima notizia a vantaggio del mondo allevatoriale; successivamente, prenderà il via una prima fase di iscrizione ufficiale a Libro Genealogico dei soggetti rispondenti agli standard di razza fissati, per poi procedere nei prossimi anni alla verifica delle progenie nate da questi primi riproduttori iscritti, alimentando anno dopo anno il Libro Genealogico.

Date le caratteristiche del Cavallo Siciliano, ben costituito, estremamente affidabile e dotato di rilevanti attitudini atletiche, sarà fondamentale applicare un piano allevatoriale fortemente qualitativo, che su base autoctona, date le specifiche dell’animale per tipo ed indole, potrà rivelarsi particolarmente idoneo al turismo equestre come per una pluralità di altri impieghi anche sportivi, contribuendo al mantenimento ed al ripristino ambientale del territorio stante le sue riconosciute caratteristiche di rusticità e frugalità.

Il presidente di ANAREAI, Luca Marcora, assieme ai componenti del Consiglio Direttivo ed a tutti gli altri soggetti – Istituzioni locali, Enti e Associazioni – coinvolti nel raggiungimento di questo importante risultato, condivide con gli allevatori siciliani la soddisfazione per il riconoscimento ottenuto a favore del Cavallo Siciliano che consentirà una ulteriore spinta alla crescita della razza.

            (Comunicato stampa ANAREAI).

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