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Più di un condimento: l’aceto balsamico tradizionale di Modena Dopo si racconta

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop rappresenta una tradizione antica nel territorio modenese, caratterizzata da una produzione lenta e attentamente seguita. Non si tratta solo di invecchiamento, ma di un’evoluzione del prodotto dovuta all’azione microbiologica, ne risulta grande intensità olfattiva e equilibrio tra dolce e acido. Per scoprirlo meglio abbiamo intervistato il presidente del consorzio di tutela, Enrico Corsini.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è il frutto di una lunga e antica tradizione nel territorio modenese. Il suo processo di produzione avviene lentamente all’interno delle botticelle della batteria e richiede attenzione e passione da parte del produttore in ogni fase evolutiva. Questo processo non solo comporta un invecchiamento, ma anche una continua evoluzione dovuta all’azione microbiologica che genera una vasta gamma di aromi. Il risultato è un aceto con un’intensa fragranza, un piacevole equilibrio tra dolce e acidità, e un retrogusto persistente.

Il processo di produzione coinvolge diverse variabili, tra cui la cottura del mosto, il tipo di legno utilizzato per le botticelle, il microclima dell’acetaia e l’abilità del produttore, oltre alla qualità delle uve provenienti esclusivamente dalla Provincia di Modena.

La storia dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena risale ai tempi dell’Impero Romano e ha guadagnato fama nel corso dei secoli per le sue virtù culinarie e medicinali. È stato considerato un dono prezioso da offrire alle case reali europeedurante il dominio Estense del Ducato di Modena e Reggio.

La produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP segue un rigoroso disciplinare che regola ogni fase, dalla vendemmia all’imbottigliamento, garantendo la qualità e l’autenticità del prodotto. Solo dopo un lungo processo di invecchiamento, che può durare fino a 25 anni, il prodotto è pronto per essere imbottigliato e commercializzato.

La bottiglia dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, disegnata da Giorgetto Giugiaro nel 1986, è diventata un simbolo di qualità e autenticità. Esistono due tipi principali di invecchiamento, derivanti da processi produttivi diversi.

Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena si impegna nella promozione, difesa e tutela del prodotto, organizzando eventi e attività per far conoscere la rarità e l’unicità di questo condimento. Tra le curiosità legate al prodotto c’è la tradizione modense di regalare una batteria di aceto alla nascita delle figlie femmine, una pratica che rimane ancorata alle tradizioni sociali della regione.

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