Mercati

Mercato dei cereali in dicembre

CREFIS infoma che in dicembre i prezzi di mais, soia ed orzo sono aumentati sia sul mercato na- zionale che internazionale, ad eccezione del mais francese e della soia scambiata sui mercati esteri che hanno fatto segna- re un calo congiunturale. Gli attuali livelli restano comunque ben al di sotto dei livelli fatti registrare nello stesso periodo dell’anno precedente.

In dicembre, a Milano il prezzo del mais nazionale contratto 103 è salito a 226,7 euro/t, in aumento del +0,7% rispetto al mese precedente, mentre quello del pro- dotto nazionale con caratteristiche ha raggiunto i 231,7 euro/t (+0,6%). In rialzo anche la quotazione del mais di provenienza comunitaria (+0,5%), scambiato a 240,8 euro/t, così come il prezzo del ce- reale USA, che ha raggiunto i 165,4 euro/ t (+0,1% la variazione congiunturale). In calo, invece, del -1,9% il prezzo del mais francese, scambiato a 205,0 euro/t. Gli attuali livelli di prezzo restano ben al di sotto di quelli fatti registrare a novembre dello scorso anno, con variazioni tra il – 31% e -33%.

Nell’ultimo mese sono aumentati anche i prezzi della soia nazionale quotata a Milano, che ha raggiunto i 474,7 euro/t (+4,5% rispetto a novembre), mentre la soia estera ha registrato un valore medio mensile di 500,0 euro/t (+7,0%). In calo, invece, i prezzi della soia americana (- 3,7%) e di quella brasiliana (-0,1%), che si sono fermati a valori rispettivamente di 424,7 euro/t e 433,6 euro/t. In ribasso a 502,1 euro/t anche il prezzo della soia CIF Rotterdam (-1,9% rispetto al mese prece- dente). Negative, anche in questo caso, tutte le variazioni tendenziali.

Nell’ultimo mese, sul mercato nazionale, il prezzo dell’orzo di provenienza comunitaria scambiato a Milano è salito a 239,3 euro/t (+2,2% rispetto a novembre), mentre il prezzo del prodotto di provenienza nazionale ha subìto un aumento congiunturale del +1,4%, per un dato di 214,0 euro/t. In aumento anche la quotazione dell’orzo francese (+5,6% rispetto al mese precedente), che si è assestata a 218,4 euro/t, e quello dell’or- zo del Mar Nero (+9,3%), che si è fermato a 176,9 euro/t. Le variazioni tendenziali sono risultate tutte negative con valori dal -23% al -33%. 

Condividi