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Le Tenute del Leone Alato acquisisce Duemani

Le Tenute del Leone Alato ha portato a termine l’acquisizione del 100% di Duemani, azienda della costa toscana con vigneti in Riparbella e Castellina Marittima, fondata da Elena Celli e Luca D’Attoma, enologo di fama internazionale. A dare la notizia è Igor Boccardo, amministratore delegato di Leone Alato, che commenta così l’acquisizione:

L’acquisizione di Duemani è pienamente in accordo con la strategia del nostro polo vitivinicolo: aumentare il valore delle vendite attraverso un percorso di qualità che parte dalla localizzazione degli ettari vitati di proprietà. Le Tenute del Leone Alato devono poter contare su aziende agricole fortemente differenti tra loro, identitarie e radicate nelle regioni italiane a più alta vocazione vitivinicola, come Piemonte, Veneto, Friuli e da oggi anche la Toscana. Il racconto, il posizionamento e la promozione delle aziende del portfolio sono guidati da scelte che mettono al centro il rispetto e la valorizzazione del territorio e delle persone che lo vivono, garantendone la massima espressione attraverso scelte sostenibili nella conduzione agronomica e non solo. Duemani è un importante nuovo tassello nella strategia di ampliamento delle tenute di proprietà: aggiunge all’attuale portfolio un’azienda agricola di elevato valore reputazionale, tanto a livello nazionale quanto internazionale. L’operazione è stata resa possibile dai traguardi di vendita che stiamo raggiungendo. La strategia per Duemani è pienamente condivisa con Elena Celli e Luca d’Attoma, e sarà nel solco della continuità”

“Per Duemani questo cambiamento rappresenta una grande opportunità di crescita per il raggiungimento di ulteriori successi, tali da confermare il valore di un territorio e dell’azienda” – afferma Luca D’Attoma, che resterà enologo consulente. «Questo incarico mi motiva per supportare Duemani relazionandomi con un gruppo di lavoro di grande competenza e professionalità con cui potrò condividere il percorso futuro”.

Duemani nasce nel 2000 da Elena Celli e Luca D’Attoma, unendo le loro diverse competenze rispettivamente di carattere commerciale e produttivo.

“La storia di Duemani non è quella di una tradizione secolare né di una realtà ricevuta in eredità ma nasce dalla volontà mia e di Luca nel credere in un territorio incontaminato come quello di Riparbella, dove abbiamo scelto di piantare le vigne nel 2000. Abbiamo subito coltivato in agricoltura biodinamica e questo ci ha permesso di mantenere e rispettare l’ecosistema che ci ha accolti. Oggi ritengo un gran successo questo passaggio di proprietà che permetterà alla Duemani di affermarsi nella sua dimensione artigianale ed unica”. racconta Elena Celli.

Situata sulla Costa Toscana, tra il Mar Tirreno e la macchia mediterranea, la tenuta consta di 13 ettari totali con una capacità produttiva di 60.000 bottiglie – di cui circa 7,5 ettari ad Ortacavoli (Riparbella), impiantati nel 2001, e circa 4,5 a Bagnoli (Castellina Marittima). Qui cabernet franc, merlot, syrah e grenache vengono allevati esclusivamente con metodo biodinamico certificato Demeter.

La conformazione del pendio forma un caratteristico anfiteatro di vigne, in un luogo estremo e scontroso, con predominanza di argilla e una forte presenza di sassi. Sole, luce e continue brezze garantiscono buone escursioni termiche, determinanti per i profumi e per una lenta maturazione, garanzia di perfetto equilibrio.

La conduzione agronomica di Luca D’Attoma riserva al vigneto tutte le cure più attente, ricorrendo ad operazioni principalmente manuali, o con trattori piccoli e leggeri per le lavorazioni del suolo e la distribuzione dei preparati biodinamici.

I vini che si ottengono, tra cui il cabernet franc Duemani e il Syrah Suisassi, hanno portato Duemani ad essere riconosciuta come uno dei migliori produttori biodinamici, con numerosi riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e soprattutto internazionale. I vini sono distribuiti per il 66% all’estero e per la restante parte in Italia.

Le Tenute del Leone Alato è il polo vinicolo che racchiude aziende italiane fortemente differenti

tra loro, identitarie e radicate nelle regioni a più alta vocazione vitivinicola: Piemonte (Bricco

dei Guazzi), Veneto (Costa Arènte, Tenuta Sant’Anna, V8+), Friuli (Torre Rosazza) e Toscana

(Duemani).

40 vitigni fra autoctoni e internazionali su 710 ettari di vigneti, da cui prendono vita 65 vini, di cui

56 a denominazione di origine protetta. Dalla scelta delle varietà coltivate, alle tecniche di viticoltura

e di vinificazione, fino al branding, al packaging e alla comunicazione, ogni fase dello sviluppo dei

prodotti è seguita con la massima attenzione, per esaltare l’identità inconfondibile di ogni territorio.

Il progetto è stato guidato da tre valori fondativi, che riuniscono e caratterizzano tutte Le Tenute:

l’eterogeneità delle aree italiane a più alta vocazione vinicola, l’apertura verso le sperimentazioni e

il futuro, la determinazione di aprire nuovi percorsi nel mondo del vino. Luoghi diversi, che nei

loro vini esprimono qualità, attenzione e rispetto del territorio, in una continua ricerca

dell’eccellenza.

Il 2023 vede l’ingresso di tre nuove aziende nella linea distributiva di Leone Alato: Agricola Pinino, produttore dei grandi rossi di Montalcino; Masseria Li Veli, storica azienda salentina; Maison Burtin con sede in Champagne, a Épernay, di proprietà dello storico gruppo Lanson-BCC arricchendo il proprio portfolio per la prima volta con un’azienda estera.

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